Concerti: Sotto casa di Max

Ha debuttato sabato 18 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, uno dei più eclettici personaggi del panorama artistico italiano. Max Gazzè ha scelto la capitale come tappa conclusiva del suo lungo tour di Al teatro sotto casa, regalando al suo pubblico un concerto elettro-acustico di brani storici e inediti.

 

Look sobrio: pantalone nero, camicia bianca e gilet nero per far risaltare il basso di un color panna. Anche la scenografia è semplice: tanto buio con coni di luce via via accesi sui singoli musicisti e colori accesi che compaiono a enfatizzare i testi di determinate canzoni. La Sala Petrassi dell’Auditorium é molto intima, e il pubblico avrà la sensazione di assistere al concerto in un salotto, anzi nel salotto di Max.

Al secolo Massimiliano, inizia da bambino con il pianoforte e diventerà poli strumentista (tastiere, chitarra, basso, il suo strumento per eccellenza). Gazzè ha alle spalle vent’anni di vita artistica e più di 100 canzoni scritte e composte, dai titoli interessanti come Su un ciliegio esterno (2000), pezzo al quale è particolarmente affezionato, a brani audaci come Il solito sesso (portato a Sanremo del 2008), dai primi exploit di Vento d’estate (1998), Cara Valentina (1997) o La favola di Adamo ed Eva (1998) fino a Sotto Casa, che il festival di Sanremo 2013 ha incoronato come grande successo. A quasi un anno da quell’evento, Max Gazzé è tornato a catturare con forza l’immaginario del grande pubblico, collezionando una lunga sequenza di affermazioni e consensi: a partire proprio da Sotto Casa, brano tra i più downloadati su internet, fino alle vendite dell’album omonimo, il numero 9 per l’artista romano. Un album eterogeneo che lui stesso definisce “Un quadro di Kandinskij, con suoni e atmosfere completamente diversi tra loro ma che assieme sono armonici ed equilibrati”. Come è tipico dello stile Gazzè, che si tratti di un testo ironico, serio, intimista o basato su fatti di cronaca, ognuno al suo interno cela uno studio attento e mirato sulle rime e sulle assonanze, frutto di un lavoro a quattro mani con il fratello Francesco per la parte letteraria e armonica.

E tra concerti in varie città d’Italia e all’estero, dove vanta un gran seguito, Max non poteva concludere che con la capitale, dove è nato e cresciuto, nonostante la sua  formazione internazionale. Il suo rapporto con il pubblico romano è talmente forte che si è aggiudicato lo scettro di “artista residente” alla sala Petrassi dell’Auditorium per 4 serate consecutive, fino al 21 gennaio. Oltre due ore di musica e un repertorio che unisce alle rivisitazioni di grandi successi del passato , come L’uomo più furbo del mondo  (2000), Il timido ubriaco (2000), Mentre dormi (2010), Una musica può fare (1999) ai più recenti I tuoi maledettissimi impegni, Buon compleanno,  La mia libertà, Atto di forza.  Quest’ultimo brano affronta un tema forte, quello della violenza sulle donne: Max fa un tentativo di descrivere l’immagine o come cambia il mondo per una persona che subisce una violenza sessuale.

Gazzè sarà accompagnato sul palco da Giorgio Baldi alla chitarra elettrica, Clemente Ferrari al piano e sintetizzatori, Dedo alla tromba, trombone e chitarra acustica, Puccio Panettieri a alla batteria e dal quartetto d’archi Euphoria, composto da sole donne, talentuose e molto simpatiche.
Non mancheranno momenti di improvvisazione, performance di Max con il suo basso, vere e proprie jam session a colpi di suoni ricercati con il batterista, dialoghi e giochi di botta e risposta con il pubblico. E il gran finale… a sorpresa.

 

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