Record Juve, Berardi e Florenzi da sogno

berardi-milanLa Juventus dei record ha trovato in rimonta l’undicesima vittoria di fila, mentre la Roma segue in scia con un sonoro 4-0 sul Genoa. Nel posticipo serale, Il giovanissimo Berardi segna 4 gol contro il Milan, salvando le sorti di Di Francesco e condannando Allegri. Vince anche il Napoli, mentre la Fiorentina non è andata oltre il pareggio contro il Torino.

Quando Pinilla ha siglato l’1-0 sardo mandando il pallone alle spalle di Buffon, per un attimo si ha avuto la sensazione di avere a che fare con un campionato più umano. Al gol dell’attaccante del Cagliari, infatti, rispondeva una Roma che all’Olimpico surclassava il povero Genoa fin dai primi minuti. Poi è entrata in gioco la mentalità della Juventus ed ogni minima illusione è svanita. Conte aveva bisogno di un maggior dinamismo, ha sostituito Pirlo con Marchisio, ed il campo lo ha ripagato con un 4-1 finale. {ads1} Togliere Pirlo non è mai facile per un allenatore, eppure il suo sostituto – titolare inamovibile prima di quest’anno – è riuscito inaspettatamente a far cambiare volto alla squadra siglando anche un gol, beccandosi i complimenti dell’allenatore per la professionalità mostrata dopo che, di fatto, ha perso il posto a favore di Pirlo, Pogba e Vidal. Complimenti a Marchisio, complimenti a Conte, che ha ottenuto l’undicesima vittoria di fila inanellando un altro record, e complimenti alla Juventus, perché oltre ad essere forte, è stata anche fortunata a non aver incontrato il Cagliari del “super Avramov” che ha parato l’impossibile contro la Roma, trovando invece nel portiere Adan una provvidenziale complicità.
La Roma di Garcia ha reagito in maniera esemplare alla sconfitta di Torino ed anzi, ne è uscita rafforzata ritrovando due pedine fondamentali come Totti e Florenzi, quest’ultimo a segno con un gol da cineteca in rovesciata. L’arma in più del 2014 giallorosso però, sembra essere Nainggolan. Il neoacquisto della Roma ha dato l’impressione di conoscere a menadito i meccanismi dei suoi nuovi compagni, conferendo alla squadra quella cattiveria in più che, unita a quella di Strootman e De Rossi, inizia a far veramente paura. Non sembra spaventarsi il Napoli, che prosegue la rincorsa al secondo posto ancora sotto il segno di Mertens, autore di un altro bellissimo gol che ha aperto le marcature partenopee. Con il rientro di Hamsik, non sarà facile togliere uno dei trequartisti che finora hanno fatto la differenza, ma soprattutto non potrà essere il belga a farne le spese, almeno alla luce delle sue grandi prestazioni che hanno spesso determinato la vittoria del Napoli. Non va oltre lo 0-0 la Fiorentina, fermata da un Torino compatto e pericoloso in contropiede. Ciò che è mancato alla squadra di Montella è stata la presenza di una punta vera, in grado di impegnare maggiormente i difensori centrali avversari e di fare da riferimento offensivo per i compagni. L’assenza di Rossi e Gomez, ha permesso al Torino di difendere senza mai smuovere i centrali dall’area di rigore, impedendo ai viola di trovare soluzioni pericolose verso la porta granata.

La sorpresa della giornata è stata senza dubbio la vittoria del Sassuolo sul Milan, con i 4 gol del giovane Berardi. Senza aver compiuto ancora 20 anni, il talento in comproprietà con la Juventus, è diventato dopo Piola il più giovane ad aver segnato quattro gol in una sola partita in Serie A. Fa un sospiro di sollievo Di Francesco, probabilmente salvato da un esonero che si preannunciava alle porte, mentre il Milan ha annunciato il definitivo divorzio da Allegri, che fino ad ora era stato l’ “Highlander” degli allenatori.
Pareggiano senza gol la Lazio ed il Bologna, nonostante la sonora contestazione da parte dei tifosi rossoblu. Perde anche il Catania, ma non è da meno il Livorno, che si è vista segnare 3 gol da Palladino e Amauri. L’appuntamento con un campionato più aperto ed avvincente è rimandato alla prossima giornata, per fortuna però, ci sono ancora le emozioni regalate da giovani come Berardi, che ha battuto da solo una delle squadre più importanti d’Europa; o come Florenzi, i cui occhi, dopo ogni gol, brillano come farebbero quelli di ogni ragazzino che sta realizzando il suo sogno, senza accorgersi ancora che, con una rovesciata come quella di ieri, è stato lui a far sognare tutti.

 

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