Racconto di una città
«Quello che rende la giornata di oggi così speciale […] è la scintilla che infiamma il fermo proposito a fare tutto quanto possibile perché ogni ragazza e ogni ragazzo, – non importa quale lingua parlino, quale metropolitana prendano, quale parte della città chiamino casa – che ogni bambino abbia l’opportunità di avere successo».
Con queste parole Bill De Blasio, il nuovo sindaco di New York, ha arringato la folla accorsa ad assistere alla cerimonia di insediamento alla City Hall.
Giustizia, eguaglianza, lotta allo status quo: il discorso del nuovo primo cittadino è permeato dei toni che caratterizzano il manifesto politico di un uomo che si dice deciso a rendere New York tutta «un’unica città».
Il nuovo sindaco raccoglie un’eredità ragguardevole: il suo predecessore Bloomberg, che ha amministrato la grande mela per tre mandati consecutivi, pur essendo inviso ad alcuni per la tendenza a regolamentare ogni singolo aspetto della convivenza civile – dal divieto di fumo nei luoghi pubblici a quello di proibire le bibite oltre il mezzo litro- possiede il merito di aver riqualificato la città dal punto di vista urbanistico e di averla resa più sicura. Inoltre ha dimostrato di considerare prioritarie la protezione ambientale e la salute pubblica, come lo stesso De Blasio gli ha riconosciuto.
Bill De Blasio ha prestato giuramento a Brooklyn dinanzi al procuratore generale Eric Schneiderman e si è poi recato alla sede del comune in metropolitana, lanciando così un chiaro segnale di adesione alle idee di uguaglianza che hanno informato la sua campagna elettorale. Sui gradini del municipio ha rinnovato il giuramento davanti a Bill e Hillary Clinton, alla propria famiglia e ad una folla di newyorkesi pronti a sfidare uno degli inverni più inclementi degli ultimi anni pur di partecipare all’evento.
Nel suo discorso al passaggio delle consegne, il nuovo sindaco non ha dimenticato di rendere omaggio alle proprie origini Italiane e di rivolgere un saluto in lingua spagnola alla sempre più numerosa e influente comunità ispanica: «Estendo i miei ringraziamenti a voi, sorelle e fratelli newyorchesi, per accompagnarmi in un giorno così speciale».
Si ha ragione di sperare che non sia solo retorica da parte di chi, per anni, è stato l’avvocato dei più deboli. Il gigante di Park Slope, nelle giornate che vedono la città di New York provata dal maltempo, è stato immortalato a spazzare centimetri di neve nel cortile di casa. Piccoli gesti importanti, specialmente apprezzati da chi è stanco della politica tronfia e distante. De Blasio si è appena insediato e ha tutto da provare, ma la forma è – anche – sostanza, e vedere la leadership accompagnata da un senso di umiltà regala un pizzico di ottimismo.
Claudia Pellicano