Un clochard trovato morto a Garbatella

ClochardIn questi giorni di freddo invernale, a ridosso delle feste natalizie in cui la maggior parte delle persone riflette su quanto il Natale di questi ultimi anni di crisi sia cambiato rispetto al passato, molto spesso ci si rende poco conto, o comunque si tende a dimenticare, di chi è meno fortunato.

Di chi, purtroppo, non avendo un tetto sulla testa, è costretto a convivere quotidianamente con la fame e con il freddo, a dispetto di un’indifferenza generale che imperversa le nostre grandi città. Proprio ieri, infatti, all’interno di un cantiere edile abbandonato, in via Antonio Pigafetta nel quartiere della Garbatella, è stato ritrovato il corpo senza vita di un clochard. L’uomo, probabilmente di origini polacche, non aveva con sé alcun documento, ma, secondo quanto riscontrato dalle prime verifiche, si trattava di un giovane appena trentenne, abbastanza conosciuto nel quartiere. Per scoprire le cause effettive del decesso occorrerà attendere l’autopsia. Intanto da una prima ispezione cadaverica, il medico legale ha potuto constatare che il decesso risale a 48-72 ore precedenti al ritrovamento del cadavere e che comunque non sono stati riscontrati segni di violenza. Le cause della morte del giovane sarebbero infatti naturali e potrebbero essere legate all’uso eccessivo che quest’ultimo faceva di alcol.

 

Troppi, tantissimi ormai i senzatetto adagiati su giacigli di fortuna negli angoli più disparati della città. Quello dei clochard è un fenomeno sempre più crescente, di cui non si hanno e probabilmente non si avranno mai dati e stime numeriche certe. Vero è che di anno in anno tende ad aumentare la classe disagiata dei nuovi poveri, costretti a convivere con situazioni di totale povertà e di abbandono. Il Terzo rapporto della Caritas sulle povertà estreme, che risale allo scorso ottobre, parla di una popolazione, quella dei senzatetto, sempre più giovane, sempre più italiana, i cui componenti non sono solo analfabeti, ma anche diplomati e laureati.

 

 

 

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