Mentalità mafiosa al Villaggio della legalità
A Latina, quello che un tempo era il California Village di Borgo Sabotino, un campeggio abusivo confiscato dal Comune, ‘Libera- Associazioni, nomi e numeri contro la mafia’ dal 2011 lo ha trasformato nel Villaggio della Legalità . Da quel momento, però, il Villaggio non ha avuto vita facile.
Il 14 dicembre é avvenuto il quinto episodio di devastazione della struttura; sono stati tagliati i cavi che hanno messo fuori uso l’impianto elettrico e idraulico, rubate le pompe dell’acqua, distrutte vetrate e danneggiato il telone esterno. Il giorno dell’inaugurazione del Villaggio della legalità Don Ciotti dichiarò: «Questa non sarà la casa di Libera ma un luogo in cui le associazioni della città potranno contribuire a formare una cultura della legalità». Eppure, Fabrizio Marras, referente di Libera Latina, afferma che «La gente del paese non ne ha accettato la confisca». Il terreno di circa quattro ettari, dove sono presenti una campo da calcetto, una tensostruttura, un bar, una sala per le proiezioni, era destinato ad essere un campeggio realizzato anche grazie alla collaborazione degli stessi abitanti di Borgo Sabotino.
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Si è creata una mentalità mafiosa che da tre anni non lascia in pace il Villaggio dedicato all’avvocato Serafino Famà, ucciso dalla mafia a Catania il 9 novembre 1995 per ordine di Giuseppe Di Giacomo del clan dei Laudani. Il primo atto vandalico fu a pochi mesi dall’inaugurazione, a ottobre 2011, ignoti rubarono un’autopompa della Protezione civile, distrussero tavoli e sedie, svuotarono gli estintori e urinarono sulla bandiere di Libera. Nel 2012 vennero distrutte le vetrate e le telecamere di sorveglianza. Nel gennaio 2013, sempre ignoti, appiccarono il fuoco su tutti e due i lati della struttura; l’incendio annerì le pareti e distrusse parte del telone esterno. Pochi mesi dopo, ad agosto, vennero distrutte porte, rubinetterie e sanitari. Flavia Famà, figlia di Serafino, chiede tramite Parolibero <<più attenzione da parte dell’amministrazione e delle istituzioni locali. Nicola Zingaretti ha garantito che la Regione Lazio finanzierà i lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza, ma bisogna far capire a livello locale l’importanza di questo luogo. E’ impensabile che quando ci fu l’incendio, le fiamme furono spente dalla pioggia e non dai pompieri che avrebbero dovuto chiamare, per esempio, i vicini”>>. Continua Flavia Famà: <<A chi compie questi atti dico che aggiunge solo un seme negativo alla sua vita>>. Libera, che ha in programma proprio a Latina il 22 marzo 2014 la XIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, chiede al Prefetto di convocare in tempi brevi un tavolo istituzionale relativo alla situazione del Villaggio.
«Se ti comporti con onestà e coraggio non devi avere paura di nulla.» (Serafino Famà)