Lillard all’ultimo respiro
Damian Lillard ripete la prodezza di sabato contro Detroit e piega a fil di sirena la resistenza di Cleveland. Segnali confortanti da Kobe Bryant, prosegue la marcia di Oklahoma. Damian Lillard sta ridefinendo il concetto sull’essere decisivo.
Il 23enne playmaker, matricola della NBA nella scorsa stagione, ha piazzato la tripla della vittoria per i suoi Trade Blazers; la palla ha lasciato le sue mani a 4 decimi dal termine della gara, ha compiuto una perfetta parabola di circa otto metri per infilarsi nella retina dei Cavs. E’ stata l’ottava bomba della serata per l’asso di Portland, che ha chiuso a 36 punti regalando ai suoi il quinto successo filato e la conferma del miglior record della lega. Cleveland ha tenuto testa al caldissimo avversario, sospinta dai 25 punti e dai 10 assist di Irving ha saputo ricucire lo strappo di -8 che a 1’15” dalla fine pareva definitivo trovando il canestro del pari con Varejao, ma si è dovuta infine arrendere 119 a 116. {ads1} Oklahoma si mantiene al secondo posto nella Western Conference grazie al 105 a 93 di Denver, settima vittoria consecutiva. I Thunder hanno stroncato da subito la resistenza dell’avversario con il contributo di Ibaka, capace di mettere i primi undici punti della partita. Consueta produzione dal duo Durant-Westbrook, 30 e 21 punti. Nuggets nervosi, punito con l’espulsione Jordan Hamilton per un flagrant 2 (il nostro anti-sportivo), a seguito di un un colpo a Steven Adams.
Dopo aver saltato dodici partite a causa di un problema alla coscia, è rientrato Andre Iguodala. E’ rimasto sul parquet solo 17′ con due punti e due assist, ma la sua presenza ha reso “la vita molto più facile per tutti sul campo” per dirla con le parole di Mark Jackson, coach dei Warriors. New Orleans frenata dagli infortuni di Evans e Davis, e battuta 104 a 93 soprattutto a causa della solida prestazione di Curry, 28 punti e 10 assist. Ad Oakland non è però l’unico a saper tirare da tre: un tifoso ha centrato il canestro da metà campo e si è portato a casa un buono valido per un anno in una catena di supermercati locale..
Migliore prestazione di Kobe Bryant dal rientro e successo dei Lakers per a 96 a 92 a Memphis. Il Mamba (21 punti) continua a giocare da play causa l’assenza di Steve Nash. Stessa produzione offensiva per Pau Gasol, malgrado le voci che lo vorrebbero presto lontano dallo Staples Center. Decisivo dalla panchina il contributo di Nick Young, secondo marcatore dell’NBA per punti realizzati partendo da riserva. Grizzlies in crisi, privati di Marc Gasol e Mike Conley, e tenuti in piedi nella circostanza solo da Zach Randolph, volenteroso ma piuttosto impreciso (7 su 22 dal campo).
Charlotte conferma di essere fra le migliori difese della lega e batte Sacramento 97 a 85. Kemba Walker e Gerald Henderson firmano 44 punti complessivi, Kings costretti ad un modesto 37% dal campo.
Stanotte grande sfida ad Est tra Indiana e Miami, con in dubbio LeBron James per un problema alla caviglia.
Phoenix sta pensando di rinunciare al tanking per comprare in estate un giocatore di esperienza che supporti il sorprendente duo Bledsoe-Dragic.
Carmelo Anthony ha difeso il proprio coach Mike Woodson dopo il clamoroso errore da questi commesso nell’ultima gara contro Washington, quando non chiamò time-out a 7″ dalla fine, portando lo stesso Melo a tentare ed a sbagliare un tiro fuori equilibrio con relativa sconfitta.