Sky cancella Alice, Leonardo e Marcopolo
Inutile dimostrare la potenza di Sky, basta aver visto l’ultima puntata di Xfactor 7. La piattaforma televisiva a pagamento sa ascoltare le aspettative del pubblico e ha i mezzi per realizzarle. Sky vuole distinguersi e recentemente ha deciso di “recidere i rami morti”, non trasmettendo più quei canali che da tempo non raccoglievano più grandi ascolti.
Si tratta di Alice, Leonardo e Marcopolo, tre canali che fanno parte del gruppo televisivo Lt Multimedia ed erano integrati nella pay tv sin dall’esistenza di Tele +. La decisione di non rinnovare il loro contratto non è stata accolta in modo pacifico da Valter La Tona, l’editore del gruppo Lt Multimedia, che ha così deciso di portare il caso in Tribunale. Sotto accusa è il procedimento utilizzato da Sky, che avrebbe interrotto il dialogo con il gruppo televisivo dopo diversi tentativi di negoziazione. Nel luglio del 2012 la piattaforma a pagamento aveva proposto di cancellare un solo canale, riducendo di molto il finanziamento ed esigendo l’esclusiva. Dopo il rifiuto da parte della Lt Multimedia, Sky si sarebbe fatta negare impedendo una possibile modifica della proposta di rinnovo. «Sky ha dribblato qualsiasi tavolo negoziale. Non abbiamo più avuto interlocutori», ha dichiarato La Tona che si è affidato al Tribunale di Milano per capire le intenzioni di Sky. «Alle nostre 23 pagine di motivazioni, Sky ha risposto con 70 pagine di fuffa» e il Tribunale ha respinto il ricorso. Intanto i mesi sono passati, il contratto è scaduto e i tre canali saranno costretti a rimediare sul satellite sulla piattaforma gratuita Tivusat e sulla piattaforma Italia Smart per pc, smartphone e tablet. {ads1} La Tona, però, non si accontenta e persevera nella sua battaglia dando il via a gennaio alla causa per danni da parte di Sky e dal 7 dicembre alla campagna dal titolo “Che fai mi cacci?” affidata a Franca Rizzi e Daniele Persegani, volti storici del programma Casa Alice in onda dal 2003. «Sky considera tutto questo un giochino, ma non lo è: oltre al gruppo, sono coinvolte almeno 150 famiglie di chi ci lavora», commenta l’editore della Lt Multimedia che alla stampa ha lasciato questa dichiarazione: «Sky Italia ha deciso unilateralmente di cancellare quasi 20 anni di attività e di investimenti. Si vanifica così un avviamento professionale ed industriale, oltre che un enorme lavoro fatto da un piccolo Gruppo indipendente italiano (Lt Multimedia) e svolto sia a vantaggio esclusivo del pubblico e degli abbonati, sia a favore della valorizzazione di un sistema italiano di contenuti di qualità, espressi da migliaia di piccole e medie realtà tipiche del tessuto economico italiano, all’insegna della tradizione e della grande capacità di innovazione e creatività». La piccola e artigianale industria italiana schiacciata dalle multinazionali poco attente alla qualità: è sotto questa luce che il caso Lt Multimedia vs Sky viene diffuso da La Tona. Al resto ci penserà il Tribunale di Milano.