I cavalieri della tavola a Sochi 2014
Sulla pista sciistica Roza Khutor, dal 6 al 22 febbraio vedremo disputarsi le quattro prove olimpiche del giovane sport snowboard che avuto il suo esordio a Nagano 1998.
Le prove saranno : parallel slalom, snowboard cross, half – pipe ed infine slopestyle;
quest’ultimo, una completa novità nelle olimpiadi, è un incrocio tra lo snowboard classico, l’half pipe e il free style jump. La competizione prevede la partecipazione di 252 atleti. Ogni nazione potrà schierarne 24, con un massimo di 14 uomini o 14 donne, e solo 4 per prova. Potranno partecipare coloro che sono rientrati nei primi 30 nella Coppa del Mondo delle ultime due stagioni, oppure ai Mondiali 2013, e che hanno un massimo di 100 punti FIS nella disciplina nella quale parteciperanno. {ads1} La quota di 252 è così suddivisa: Parallel slalom: 32 uomini e 32 donne
Halfpipe: 40 uomini e 30 donne
Snowcross: 40 uomini e 24 donne
Slopestyle: 30 uomini e 24 donne.
Osservando gli eventi passati si direbbe che in questa disciplina siamo in netto vantaggio, basti pensare alla giovane promessa Michela Moioli, di soli 18 anni, nello snowboard cross. Nella nostra faretra abbiamo altre frecce ed una luccica d’oro, Roland Fischnaller, vista la sua fresca vittoria della coppa di specialità nello slalom parallelo, ma tanti altri ne troveremo come: Raffaella Brutto, Omar Visintin, Emanuel Perathoner, Luca Matteotti. Loro potrebbero essere le punte di diamante italiane dello snowboard nei prossimi giochi Russi.
La pista sarà lunga circa 1300 metri, con un dislivello di 210 metri L’80% del percorso sarà condiviso con gli atleti dello ski cross. La partenza e l’arrivo saranno gli stessi per le due prove ma ci sarà un’area in cui i due percorsi si divideranno; i partecipanti hanno già avuto modo di testare la pista durante la gara per la Coppa del mondo disputata lo scorso 17 febbraio, e proprio in quell’occasione la giovane Michela salì sul gradino più alto del podio. Ora l’Italia spera che quel risultato sia di buon auspicio per i nostri ragazzi a meno 60 giorni dall’inizio delle gare.