Al Teatro Testaccio si festeggia Due volte Natale
“Abbiamo sempre la tendenza a fantasticare sulle cose che non esistono, senza vedere le grandi lezioni che si rivelano ai nostri occhi”. Così scriveva Paulo Coelho, nel 1987 nel suo celebre libro Il Cammino di Santiago. La fantasia è uno strumento che spesso adottiamo per estraniarci dalla routine e dai problemi della quotidianità.
E di fantasia parla lo spettacolo di Marco Falaguasta, Due volte Natale, in scena al Teatro Testaccio fino al 31 dicembre. La commedia Due volte Natale, tratta da un testo decennale di Marco Falaguasta per la regia di Marco Fiorini, racconta le vicende di due fratelli romani, Bibbo (Luca Latino) e Cristiano (Flavio Moscatelli), invitati a trascorrere il Natale nella malga di montagna dello zio Baldo (Gaetano Mosca). Da subito i due comprendono di essere capitati in una famiglia alquanto bizzarra: ad accoglierli un maggiordomo canterino (Simone Destrero), appassionato dei brani di Giorgia. Conosceranno anche la moglie di Baldo, che di mestiera fa la chiaroveggente, la mamma di lei, una 70enne che pensa solo al sesso (Ezio Passacantilli) e la sua bella figlia Pilar (Noemi Giangrande), ballerina.
Il pubblico del Teatro Testaccio viene da subito investito dalla magia del Natale, con un repertorio di canzoni natalizie, dalle più classiche alle versioni rock. L’atmosfera di festa è perfettamente riprodotta anche dalla scenografia, con alberi di Natale, panettoni e addobbi rossi e dorati che decorano la casa in legno dello zio Baldo. Tutto perfettamente a tema, se solo fossimo a dicembre, ma peccato che la vicenda si svolga nel mese di marzo. Ai due fratelli assale immediatamente il dubbio di cosa ci facciano lì, perché abbiano accettato un invito così assurdo, di festeggiare il Natale in piena primavera. Questa e molte altre domande verranno in mente ai ragazzi, a mano a mano che entreranno in contatto con gli strani parenti. E per quanto provino a chiedere spiegazioni, gli sarà negata la possibilità di sapere. Non mancheranno i colpi di scena, gli innamoramenti, le sfuriate, le battute esilaranti, il tutto racchiuso in un’atmosfera noir e dal sapore grottesco. E mentre si cerca di capire chi sia il colpevole di cosa, verranno anche messi alla berlina, uno dopo l’altro i difetti e le ipocrisie dei nostri tempi, sempre in chiave ironica. Nel finale arriveranno tutte le risposte che i due cercavano, e i fratelli impareranno che la fantasia non conosce confini. Un’insolita sensazione di non detto, di nascosto, di segreto sottende a tutto il corso dell’azione e per questo Falaguasta ama parlare di commedia del mistero. {ads1}
Con l’immaginazione si può arrivare ovunque ed è un pò quello che ci auguriamo per questo Natale: lasciamoci trasportare più spesso dalla fantasia, immaginando un mondo migliore, senza crisi, senza precariato, con donne affascinanti che si concedono con facilità, con vecchie ereditiere pronte ad intestarci i loro risparmi. E alla fine il teatro serve anche a questo, a svagarsi, a viaggiare per un’ora e mezzo o due in una dimensione parallela, fantastica appunto, lasciandosi alle spalle il trantran di ogni giorno. La compagnia teatrale è nata da poco ed è ancora senza nome, ciononostante gli attori si sono dimostrati molto affiatati, muovendosi sul palco con disinvoltura, grazie anche alla loro precedente esperienza in lavori di Falaguasta. Tra i protagonisti i giovani Luca Latino e Flavio Moscatelli si sono rivelati molto validi, dimostrando che la forza della commedia sta anche nella convincente prova degli attori che tengono bene il ritmo e catturano il pubblico.