L’artistico tra la ginnastica e il pattinaggio
Fine settimana pieno di gare finali per il mondo dello sport “minore” e ottimi risultati da due sport in particolare. Stiamo parlando della ginnastica artistica e del pattinaggio sul ghiaccio, due sport che sono pieni di salti ed esibizioni.
Iniziamo dalla ginnastica. Si è svolta, infatti, a Glasgow, in Scozia, la seconda tappa di Coppa del Mondo dove a rappresentare il nostro paese, sono scese in campo gara Vanessa Ferrari e Carlotta Ferlito. Entrambe hanno fatto il bis e replicato la posizione, a fine gara, della tappa del weekend scorso, quella di Stoccarda. Solo che, a differenza dell’altra, questa competizione ha messo un punto finale alla stagione delle gare AA (ndr. all-around) del 2013. Terzo posto per la Ferrari e sesta pozione per la Ferlito. La stagione di Vanessa non poteva che chiudersi nei migliori dei modi, con un’altra medaglia, un bel bronzo, con un totale di 56.633. Sui gradini del podio precedenti al suo sono salite le stesse ginnaste che l’avevano preceduta anche in Germania, ma questa volta al contrario. La rumena Larissa Iordache si aggiudica, infatti, il primo posto con il punteggio complessivo di 57.932, staccando di appena sei decimi la statunitense Elizabeth Price, argento a quota 57.365. “In una gara molto tirata – racconta il DTN Enrico Casella – Vanessa è stata sempre lì, a ridosso delle prime, migliorandosi rispetto a Stoccarda sia al volteggio, sia alle parallele. Peccato per un piccolo sbilanciamento alla trave, mentre al corpo libero ha tirato fuori la solita prestazione fantastica. Adesso un po’ di meritato riposo e poi ci concentriamo sugli impegni del 2014″. La gara di Vanessa è stato un crescendo. Buono il salto al punteggio e buono l’esercizio alle parallele. Un’uscita stoppata e perfetta, uscita precisa che si è replicata anche nell’esercizio alla trave, nonostante alcune imprecisioni. Il corpo libero, per concludere, si sa che è il suo cavallo di battaglia e, anche questa volta, ha brillato e ha meravigliato il pubblico. A fine esercizio le è scappato anche un sorriso, consapevole anche lei del fatto che era andata alla grande. {ads1} Per quanto riguarda l’altra italiana, Carlotta Ferlito, la sesta posizione è stata dovuta da due cadute, a trave e a corpo libero. Carlotta ha gareggiato nonostante venisse da una settimana di influenza e di un piccolo infortunio al polpaccio che le ha fatto perdere l’equilibrio nella terza diagonale del corpo libero e l’ha fatta uscire di pedana zoppicante. “Carlotta non aveva la forza e l’allenamento per esprimersi il suo potenziale – ha concluso Casella – Lavorandoci su mi aspetto da lei sensibili progressi”. Lo sa il c.t. ma lo sa anche lei che ora si prenderà il suo meritato riposo per rimettersi e per ripartire alla grande.
Passando al secondo sport, a Fukuoka, in Giappone, si sono svolte le finali del Grand Prix dove gareggiavano Luca Lanotte e Anna Cappellini per la gara di danza.
Gli statunitensi Meryl Davis e Charlie White hanno mantenuto alto il loro nome e, con una danza perfetta, hanno totalizzato un punteggio di 113,69 punti, con 55,29 punti nel tecnico e 58,40 nei components. I campioni mondiali di Mosca 2011 e Londra 2013 non potevano non continuare la loro scia di vittorie vincendo la quinta finale e, come se non bastasse, la quindicesima prova consecutiva, con 191,35 punti di totale.
Il loro nemici principali, i canadesi Tessa Virtue e Scott Moir si sono dovuti accontentare della seconda posizione con un punteggio di 112,41 per un totale di 190 punti netti. Insieme a loro, sul podio sono saliti i due volte campioni europei Nathalie Péchalat e Fabian Bourzat, francesi, con un punteggio di 102,48 ed un totale di 169,11. E i nostri azzurri? Solo il sesto posto per Anna Cappellini e Luca Lanotte che hanno risentito della caduta in allenamento ottenendo 95,01 nel programma libero, per un totale di 156,58. la gara non era delle più facili, avrebbero potuto farcela ma non sempre le cose vanno nel migliore dei modi. Escono sorridenti da questa esperienza che non aveva mai visto una coppia di danza italiana in gara e che, sicuramente, li renderà più forti nella loro crescita che sembra non finire mai.