Barbara D’Urso si scopre (di nuovo) scrittrice

Proprio in questi giorni si sta svolgendo a Roma la fiera “Più libri, più liberi”, una delle fiere di editoria più grandi e sviluppate che il nostro paese, e non solo la capitale, ospita. Come avevamo precedentemente accennato, il filo conduttore quest’anno è la crisi editoriale che l’Italia stra attraversando, specialmente le piccole librerie e i piccoli editori.

“Parti da un libro” è il titolo che è stato dato quest’anno alla fiera e le buone intenzioni ci sono tutte. Ma come si può partire da un libro quando una mattina ti alzi e, camminando per le vie del centro, ti imbatti nella vetrina di una libreria e… “Ti si legge in faccia – I segreti del linguaggio del corpo che ti cambieranno la vita” di Barbara D’Urso, in collaborazione con Gianluca Liguori, The Mentalist. Come se non bastasse, a rendere tutto più folkloristico, quattro fotografie della presentatrice in una posa che di lettura del corpo ha ben poco.

Il web e il mondo dei social network, in questi giorni, si è scalmanato e la maggior parte delle persone è, come dire, senza parole.

La coppia D’Urso – Liguori sta andando molto di moda ultimamente. Il mentalista e life coach, come si definisce Liguori, ha fatto molto scalpore in TV, proprio al programma della D’Urso del pomeriggio e non solo. Interviste in radio, contatti con personaggi famosi e così via. Quest’arte, se così può essere chiamata, non è una cosa nuova. I primi casi risalgono alla seconda metà del 1500 dove i mentalisti si attribuivano capacità legate ad abilità particolarmente sviluppate, quali la lettura del linguaggio del corpo o la manipolazione in modo subliminale del soggetto tramite suggestione psicologica. Qui, quello che fa scalpore, non è tanto l’attività “lavorativa” di Liguori, quanto il fatto che c’è ancora chi pubblica libri del genere. {ads1}

Cosa può raccontare Barbara D’Urso sul linguaggio del corpo? Una donna che è arrivata ormai a fare gossip e a fare scalpore in TV con notizie “giornalistiche” che, invece di sottolineare la gravità dei gesti, si soffermano su cose futili. Una donna che, tempo fa, si lamentò del fatto che Trenitalia non le aveva ancora dato la tessera per la saletta d’attesa in caso di ritardi o simili e che lei ne aveva bisogno perché “a chi la volete dare se non a me che due volte a settimana viaggio con questo treno?”. (Unica persona al mondo, si sa, a prendere un treno. Ma lo sa la D’Urso cosa sono i pendolari?)  Piagnistei e lamentele che sono state, inoltre, viste da tutti grazie al video postato sul suo account di Twitter.

Donna in carriera, certo, ottima madre di sicuro, niente da giudicare o criticare. Peccato che di scrittori emergenti (a volte anche talentuosi) è pieno il mondo, e l’ostinazione nel mettere in commercio libri come questi sembra non avere mai fine. Il linguaggio del corpo, inoltre, da un punto di vista psicologico è stato, ormai, così tanto commercializzato che la banalità di ciò che si legge nei libri fa ridere anche i bambini. Se parli con qualcuno e hai le gambe rivolte verso di lei/lui allora vuol dire che hai un forte legame con lei/lui, se sei una persona che tende a stare a braccia conserte allora sei chiusa, se ti tocchi i capelli quando parli sei imbarazzato, e così via. Peccato che, tante cose, siano a volte fisiologiche e siano delle caratteristiche individuali e non dei segnali che ci indicano qualcosa in particolare.

Allora, è giusto continuare a chiedersi perché le statistiche riportano che i lettori italiani sono in continuo calo? Che le librerie vendono sempre meno e che i giovani si stanno allontanando dalla cultura e dalla lettura? Se questo è ciò che le vetrine ci mettono in mostra, le lamentele hanno risposte chiare. Dopotutto, non osiamo neanche immaginare come potrebbero sentirsi un George Orwell o un Ernest Hemingway, tanto per nominare due scrittori che non passano mai di moda, vicino a una Barbara D’Urso. Se in un certo momento si animassero di vita propria e iniziassero a scappare… beh, come dargli torto?

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