Llorente gol e la Juventus se ne va

Llorente 02 dic 2013La 14a giornata della Serie A riserva grandi emozioni, soprattutto nei finali di partita: la Juventus supera l’Udinese al 91°, la Roma agguanta il pareggio a Bergamo all’89°, mentre l’Inter subisce allo stesso minuto il gol del pari della Sampdoria. Bene il Milan che vince a Catania nel segno di Kakà. Vittoria per il Chievo contro il Livorno, mentre termina in parità tra Cagliari e Sassuolo.

Da far cascare le braccia. Neanche i bambini vengono risparmiati dalla lama acuminata dei moralizzatori che stanno invadendo il mondo del calcio italiano. E così anche i 12.000 fanciulli presenti ieri sera allo Juventus Stadium, iniziativa promossa per occupare le curve altresì vuote per la squalifica per discriminazione territoriale, si prendono la loro bella tirata d’orecchie. Il motivo? Uno “merda” gridato al portiere dell’Udinese al momento della rimessa dal fondo e un “chi non salta interista è”. Assurdo. Vorremmo far capire a questi moralizzatori che lo sfottò e la goliardia fanno da sempre parte del mondo del calcio e del tifo, sono sfumature che rendono il tutto più colorato e vivace. Ma a questi perbenisti da due soldi non interessa, loro vedono tutto bianco o nero: se sostieni ed inciti la tua squadra sei un bravo tifoso, se sfotti gli avversari sei un discriminatore ed un antisportivo. Siamo al limite del paradossale, anzi, siamo andati oltre: ormai sembra di assistere ad una caccia alle streghe, e tutto ciò che accade in uno stadio va a finire sotto la lente d’ingrandimento, esaminato e vietato se non considerato consono. Ci ritroviamo in un paese in cui ormai ti vogliono dire anche come devi fare il tifoso: bello schifo, c’è poco altro da dire.{ads1}Ed intanto, per quanto riguarda il calcio giocato, la Juventus approfitta del pari della Roma a Bergamo per tentare l’allungo: un gol di Llorente, sempre più a suo agio negli schemi bianconeri, nei minuti finali permette agli uomini di Conte di superare un’Udinese tenace, fermata solamente da uno Buffon tornato agli antichi fasti. In quattro partite la Juventus ha mangiato 8 punti alla Roma, afflitta ormai da una “pareggite” convulsa che la blocca anche contro l’Atalanta. Certo, va detto che agli uomini di Garcia manca un rigore netto, ma è anche vero che i giallorossi hanno perso quella freschezza atletica che ad inizio stagione aveva fatto la differenza, per non parlare poi di quanto pesa l’assenza di Totti lì davanti.

In quel di Catania batte un colpo di vita anche il Milan. L’1-3 finale, griffato da Montolivo, Balotelli e Kakà serve anche a rasserenare un ambiente che ha vissuto una delle settimane più travagliate della sua storia, con le dimissioni di Galliani, poi rientrate, e il nuovo assetto societario che dovrebbe prevedere una compartecipazione dirigenziale tra lo storico a.d. e Barbara Berlusconi. Esordio fiacco per Thoir nelle vesti di presidente dell’Inter: i nerazzurri contro la Sampdoria non brillano e si fanno acciuffare sul pari a tempo quasi scaduto. Bella vittoria per il Chievo contro il Livorno, mentre è pareggio spettacolo tra Cagliari e Sassuolo.

 

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