Cinquant’anni senza John Kennedy
A cinquant’anni dalla sua scomparsa, la Casa Bianca commemora John F. Kennedy, trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti: «Il 22 novembre 1963, ad appena un migliaio di giorni dall’inizio del proprio mandato, John Fitzgerald Kennedy venne assassinato da dei colpi di fuoco mentre il corteo di automobili attraversava Dallas, Texas. Kennedy è stato il più giovane Presidente eletto e il più giovane a morire.
Di discendenze irlandesi, era nato a Brookline, Massachussets, il 29 maggio 1917. Dopo la laurea ad Harvard nel 1940, entrò in Marina. Nel 1943, quando la sua torpediniera venne colpita e affondata da un cacciatorpediniere giapponese, Kennedy, nonostante le gravi ferite, condusse, attraverso acque pericolose, i sopravvissuti alla salvezza.
Di ritorno dalla guerra, divenne un membro Democratico del Parlamento nell’area di Boston, passando al Senato nel 1953. Il 12 settembre 1955 sposò Jacqueline Bouvier. Nel 1955, durante la convalescenza da un’operazione alla schiena, scrisse I profili del Coraggio, che gli valse il premio Pulitzer in storia.
Nel 1956 Kennedy perse di misura per la carica a Vice Presidente, e quattro anni più tardi vinse al primo turno la nomina come candidato presidenziale. In milioni videro il dibattito televisivo col candidato Repubblicano, Richard M. Nixon. Vincendo con un margine ristretto nel voto popolare, Kennedy diventò il primo Presidente cattolico.
Nel suo discorso inaugurale pronunciò il memorabile ammonimento: «Non chiedere cosa il tuo Paese possa fare per te – chiedi cosa tu puoi fare per il tuo Paese». […] I suoi programmi economici portarono il Paese alla più duratura espansione sostenuta dalla Seconda Guerra Mondiale; prima della sua morte, ideò dei piani per un massiccio lavorio nei confronti delle persistenti sacche di penuria e povertà. […] Intraprese delle azioni vigorose nella causa dell’uguaglianza dei diritti, sollecitando una nuova legislazione per i diritti civili. […] La sua amministrazione testimoniò l’inizio di una nuova speranza sia per l’eguaglianza dei diritti per gli Americani che per la pace nel mondo». (fonte Casa Bianca)