Giacomo Ciarrapico ci insegna come Stare meglio oggi

“Mi lamento spesso del mio paese. Quando io sono pessimo, come l’Italia.” È da queste considerazioni, in cui ciascuno di noi si può rispecchiare, che muove lo spettacolo Stare meglio oggi, in scena al Teatro Cometa Off fino al 17 novembre. Scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico, con Carlo de Ruggieri, é una produzione INTEATRO.

L’attore appare sulla scena disteso su di un letto, raggomitolato, ancora in dormiveglia. Si accendono le luci in sala e, ancora mezzo assonnato, ma con una gran voglia di raccontare la sua storia, lentamente si ridesta. Abbottonandosi la camicia, inizia a narrare una vicenda di parallelismi tra le vicissitudini di un uomo inquieto e l’attuale situazione politica italiana, ricca di eventi tragi-comici. Partendo dalla nascita di Carlo, con la costituzione del suo Governo interno, si passa alla fase della crescita nonché allo sviluppo dei suoi vari ministeri (degli esteri, della salute, delle finanze) e infine la narrazione trova il suo momento di spannung nel “fatto brutto”, altrimenti detto crisi di governo. Carlo de Ruggieri (già diretto da Ciarrapico negli spettacoli teatrali Tutto a Posto e L’Ufficio e nel film Boris), nei panni di un 35enne deluso da una storia d’amore, ci spiegherà che “ognuno di noi è un paese, con una propria costituzione interna, delle leggi, un Parlamento con una maggioranza e un’opposizione”. Concetto ben esemplificato dalla locandina dello spettacolo, che ci mostra il volto in bianco e nero dell’artista, con barba e occhiali, sui quali è stampata in rosso l’immagine dell’Italia. Al pubblico viene offerto un costante riferimento alla nostra società e in particolare al governo, ma pur sempre mantenendo un dimensione astratta, che non sfocia mai nella satira. {ads1}

Per la seconda serata consecutiva il Teatro Cometa Off di Via Luca della Robbia (Testaccio) registra il tutto esaurito in occasione di questo spettacolo che ci presenta, in modo disincantato e senza mezze misure, quanto sia sottile il confine tra noi stessi e coloro che reputiamo nemici, avversari, sfruttatori, potenti . Il palco si è trasformato in un ambiente familiare e caldo, con un letto e una scrivania. L’atmosfera è rassicurante da un lato ma a tratti confusionaria, come il nostro stesso io, e lo dimostrano i fogli di giornale sparsi sul pavimento. Le musiche di Giuliano Taviani si mescolano in modo eccellente al parlato, quasi fossero dei jingle, brevi motivetti musicali dalla linea melodica semplice tra uno sketch e l’altro. L’effetto in realtà è di spezzare una narrazione completa e ben definita, dal ritmo non propriamente allegro ma dai toni sarcastici e dolceamari, che alla fine ci suggerirà nel modo più semplice come Stare meglio oggi. Giacomo Ciarrapico, uno degli autori della serie cult Boris, debutta in teatro con un testo ironico e sagace, ritratto intimista della vita contemporanea. La sua abilità nel dar voce alle inquietudini di un popolo attraverso un singolo soggetto, apparentemente sfigato ma nel quale sono racchiusi mille volti e mille pensieri, non può che incontrare il gradimento del pubblico.

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