“4 mosse + 1” per far rivivere la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano
‘Riserva Naturale Statale del Litorale Romano: difesa, rilancio, e partecipazione per un modello di vita sostenibile’. Questo è il titolo della conferenza stampa che si è tenuta oggi al comune di Fiumicino organizzata dall’associazione di promozione sociale teRRRe, in collaborazione con altri comitati e associazioni del territorio. Lo scopo principale della conferenza è porre di nuovo l’attenzione sullo stato della Riserva, ma soprattutto per presentare un Documento in cui verranno indicati gli obiettivi, le strategie e gli interventi che permetteranno di agire nel migliore dei modi sul territorio.
LA STORIA E IL FUTURO. La Riserva è stata voluta sin dalla fine degli anni ’70 da alcune associazioni nazionali e locali per salvaguardare le biodiversità presenti nell’area. Nel 1982 è stato costituito il primo comitato e nel 1987 l’allora Ministro dell’Ambiente Pavan emanò un decreto in cui veniva individuata l’area della riserva naturale del litorale da Palidoro a Capocotta. Solo dal 1996 si può parlare ufficialmente della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, con un totale di 15.900 ettari di territorio che la rendono la più grande d’Italia. Il problema, però, è che questa vasta area da diciassette anni vive in una situazione di stallo. Il Documento redatto da teRRRe, e sottoscritto da altre associazioni, ha proprio l’obiettivo di far superare questo periodo di fermo. Cinzia Bronzati, membro di teRRRe, ha esposto la strategia con cui ‘rendere viva’ la Riserva, precisamente in “4 mosse + 1“: << La prima: l’urgente nomina del commissario ad ACTA da parte della Regione Lazio per la redazione del Piano di Gestione come disposto dalla Magistratura; il licenziamento del piano di gestione come previsto dalla normativa con modalità integrate tra comune di Fiumicino e Roma Capitale con forme di partecipazione della cittadinanza e delle categorie produttive del territorio; la redazione e approvazione del regolamento da parte del Ministero; il percorso si concluderà con la delibera del Consiglio regionale, pubblicata sul BUR, che poi passerà al Ministero>>. Queste sono le fasi per quanto riguarda l’iter amministrativo per istituire la Riserva, Cinzia Bronzati aggiunge, però, una quinta mossa, la nascita di un comitato per la Riserva che si rifarà al vecchio comitato del 1983. Bronzati prosegue chiedendo direttamente al comune di aprire questo percorso per la rinascita della Riserva e convochi la commissione ambiente e in più di indire un consiglio straordinario. In più, il Comitato della Riserva invierà al presidente Zingaretti e all’assessore Frigerio una lettera con la richiesta di far nominare un commissario. Il biologo Mino Calò punta l’attenzione sul rilancio del territorio grazie proprio al piano di gestione che deve essere redatto, in più parla anche della Commissione di Riserva che deve interagire di più con il territorio, organizzando riunioni in forma aperta alla cittadinanza e alle associazioni, per avere una risposta diretta dalle categorie sociali che abitano nel territorio. Presente alla conferenza anche il comitato Fuoripista con Alessandro Carosi, che ha parlato del possibile raddoppiamento dell’aeroporto di Fiumicino che potrebbe coinvolgere alcune aree della Riserva. Infine ha preso la parola Paolo Menichetti di Forum Ambientalista che si è detto pronto a partecipare al futuro Comitato e ha parlato della delibera di indirizzo voluta dalla Regione Lazio sull’accorpamento degli enti Parco, per avere una gestione più omogenea.
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Alla conferenza hanno presenziato anche due rappresentanti del Comune di Fiumicino, l’assessore all’Urbanistica e Edilizia, Ezio di Genesio Pagliuca e il vice sindaco, nonché assessore alle Attività Produttive, Anna Maria Anselmi. Il primo ha parlato dell’impegno del Comune per la riperimetrazione del territorio della riserva con l’aggiunta di 300 ettari, che a breve saranno indicati con una nuova cartellonistica, in più alcune aree vicino l’aeroporto sono passate da zona 2 a zona 1, diventando così non edificabili. Pagliuca prosegue puntando l’attenzione sulla gestione del territorio, valorizzando e divulgando il più possibile la Riserva, creando magari degli appuntamenti per far conoscere questa realtà anche nei territori vicini. Dello stesso avviso anche il vice sindaco Anselmi che aggiunge che bisogna valorizzare la Riserva, soprattutto da un punto di vista turistico, invogliando i visitatori a rimanere più a lungo possibile nel territorio.
di Flavia Donati