Asiatica, incontri con il cinema asiatico
Sono tante le novità della quattordicesima edizione di Asiatica, Incontri con il cinema asiatico, il Festival diretto da Italo Spinelli che ha aperto sabato con la proiezione del film Ragbar (1971), capolavoro del regista iraniano Bahram Bayzai, restaurato dalla World Cinema Foundation.
Durante le nove giornate del Festival, che si svolgerà dal 12 al 20 ottobre presso la Pelanda dell’ex-Mattatoio a Testaccio, saranno proiettati ben 47 lungomeraggi e 31 cortometraggi. Film inediti del cinema indipendente asiatico provenienti da Afganistan, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giordania, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Irak, Kazakistan, Mongolia, Pakistan, Singapore, Siria,Taiwan, Thailandia, Turchia. Tra i titoli in competizione: Television del bengalese Mostofa Sarwar Farooki, il turco Yozgat Blues che racconta la storia di un’amicizia, The Stone del coreano Cho Se-rae, Moebius di Kim Ki-duk fino al debutto come regista dell’attore e sceneggiatore dell’iraniano Payman Maadi con il film Snow on Pines che mostra una crisi coniugale. {ads1} Ci sarà poi una sezione dal titolo Sguardo sul Mondo Arabo che presenterà film come l’algerino Les jours d’avant di Karim Moussaoui sul difficile rapporto tra due giovani, Democracy Year Zero di Amira Chebli che racconta la rivoluzione tunisina, il documentario del regista francese Stephanie Lamorré dal titolo Bahrain the forbidden country e infine Rafea Solar Mama storia di una donna beduina e Gaza Calling. Oltre all’appuntamento con Archivio a Oriente che propone a registi asiatici di lavorare su materiali di repertorio dell’Archivio Storico Luce, ci sarà una selezione di cortometraggi (la sezione si chiama Jumping Frames) di videodanza proposti dal City contemporary dance company di Hong Kong. Infine tra le opere fuori concorso ci saranno Vara:a blessing di Khyentse Norbu e il pluripremiato film indiano Ship of Theseus di Anan Gandhi.