LA MOBILITA’ DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE

Dal decreto 101 sul pubblico impiego vengono stralciate le norme che avrebbero dovuto facilitare la mobilità del personale in esubero nelle società controllate dalle pubbliche amministrazioni e soggette a riordino.
La decisione è maturata al termine di un lungo confronto sul punto in cui si sono registrate posizioni critiche all’interno della maggioranza, in particolare da parte dei senatori di Scelta civica.

Le misure in questione prevedevano che le società con eccedenze (oppure nelle quali la spesa per il personale aveva superato il 50% delle spese di funzionamento) potessero procedere alla cessione diretta in mobilità di questi addetti ad altre società a controllo pubblico.
Si tratta dell’ennesimo tentativo di riordino di un sistema di società ed enti controllati che supera le 5.300 unità, secondo le ultime stime della Corte dei conti relative all’anno in corso, e nelle quali lavorano non meno di 24mila addetti.
Le sole Regioni vantano 403 società, secondo la Corte, il 62% Spa, il 12% Srl, il 4% consorzi e il resto da altri organismi.
Il provvedimento verrà ora ridiscusso anche con il concerto del ministero del Lavoro,dove si sta confezionando un pacchetto di misure che potrebbero confluire in un “collegato”alla Stabilità.

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