Con Soldini si impara a vedere “Per altri occhi”

Un fisioterapista che appena puó scappa in barca a vela. Un imprenditore che ama sciare. Una giovane violoncellista. Uno scultore che gioca a baseball. Un musicista con l’hobby della fotografia. Una tiratrice con l’arco. Un pensionato super sportivo. Una coppia di amanti della vita. Un consulente informatico. I direttori di un museo. 10 personaggi diversi ma accomunati da uno stesso modo di vedere la vita: Per altri occhi.

Questo il titolo del docu-film di Silvio Soldini e Giorgio Garini che verrà trasmesso il 9 ottobre in trenta sale in tutta Italia e in diretta via satellite. L’evento, in occasione della Giornata mondiale della vista, prevista per il 10 ottobre, mira, attraverso le avventure quotidiane di un manipolo di ciechi, a sensibilizzare un pubblico spesso ignaro della realtà che lo circonda. Dieci storie di esseri umani straordinari: dallo scultore che crea le opere perché gli altri le apprezzino, ma lui non le può vedere, al fisioterapista che, pur non vedendo riesce a curare molte persone bisognose, fino al musicista appassionato di fotografia, passando per l’imprenditore che ama sciare . Il seguito del docu-film sarà presentato da Gianni Fantoni, con la partecipazione di due nomi illustri: Gianna Nannini e Giovanni Soldini. La cantautrice senese, in modo particolare, ha ammesso di sentirsi molto vicina al modo di comporre di Luca Casella, protagonista del film, nel momento in cui fotografa i luoghi che visita e a quel punto gli “scatta qualcosa dentro”. Il mondo dello spettacolo e dello sport uniti ancora una volta per mostrare all’Italia che i ciechi non sono diversi o persone di serie B, ma uomini e donne sensibili, intraprendenti, pieni di energia e di vitalità. {ads1} Un documentario divertente e commovente al tempo stesso, che nasce dalla volontá di aiutarci a capire che ad essere ciechi “si perdono delle facoltà, ma se ne acquistano altre: prima fra tutte, a sentire con il cuore”, come ricorda una delle protagoniste del film, Loredana RuisiQuanti di noi possono dire realmente di farlo? Noi che siamo talmente presi dai nostri impegni, dai nostri “problemi”, dal lavoro che ci stressa, da non accorgerci di quanto in realtà siamo fortunati, solo per avere la possibilità di vedere ciò che ci circonda, e non sforzarci di immaginarlo. I ciechi, per sopperire alla mancanza della vista, sviluppano altri sensi, come il tatto e l’udito ed allenano capacità mnemoniche e motorie. I protagonisti del film di Soldini nuotano, sciano, giocano a baseball: alcuni devono molto allo sport, che li ha aiutati a sentirsi al pari degli altri, e per certi versi pure in grado di fare cose che a non tutti riescono. Come ricorda uno dei protagonisti, Mario Santoni: “Non guido la macchina ma guido la barca”. Soddisfatto il regista, Silvio Soldini che parla di: “un viaggio lungo due anni, pieno di stupore”, grazie al quale ha cambiato il suo sguardo sulla vita e sul mondo. La cosa senz’altro più interessante che traspare è la caparbietà e determinazione con le quali le persone non vedenti affrontano la quotidianità. Per citare un passaggio della colonna sonora del film: “Tu con i tuoi occhi, resti solo qua, io con altri occhi cerco novità”.

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