Enrico Montesano porta i giovani a teatro

Un attore, un cantante, un ballerino, un imitatore. Quattro personaggi e un unico nome: Enrico Montesano. L’artista romano ha inaugurato ieri sera, 3 ottobre, al Teatro Brancaccio la sua nuova commedia musicale, C’è qualche cosa in te, che, attraverso una storia originale, vuole rendere omaggio ai grandi autori del repertorio “leggero” del Novecento.

 Lo spettacolo, scritto, diretto ed interpretato da Enrico Montesano, racconta le vicissitudini di Nando, il custode del deposito dei costumi di un prestigioso teatro e  la giovane e simpatica Delia (Ylenia Oliviero), che approda improvvisamente nella sua vita come un fulmine a ciel sereno. Oltre a lei, molti altri personaggi originali, come un avvocato dall’accento milanese (Michele Enrico Montesano), un ragazzetto “Tuttofare” (Marco Valerio Montesano), un operaio catanese di un cantiere. Un avvertimento per coloro che si attendessero un Amarcord: C’è qualche cosa in te è prima di tutto una storia, ricca di colpi di scena e con un finale a sorpresa, che unisce la recitazione alle canzoni e alla danza, con le coreografie curate dal giovane Manolo CasalinoLa scenografia ricercata di Gaetano Castelli immerge il pubblico in un “teatro nel teatro”, fatto di mattoni e pietra faccia vista, proprio come quei luoghi magici che un tempo ospitarono stelle del calibro di Delia Scala e mastri come Armando Trovajoli e Renato Rascel. Un plauso alla costumista, Pamela De Santi, che oltre ad un sapiente lavoro di ricerca e di accostamento cromatico sui 100 abiti di scena, stupirà il pubblico con momenti di lustrini e paillettes in stile anni Venti e altri di frange e piume a ricordare il Charleston. {ads1} Quello che rimane nei cuori e nelle menti degli spettatori è certamente il colore, capace di dare vita a quegli abiti, che pur senza il dono della parola, riescono a comunicare molti messaggi e sempre diversi a seconda dell’attore che lo indossa. Un patrimonio inestimabile, come del resto le scenografie, le luci, i microfoni, le pareti a scomparsa.. Tutti gli elementi che caratterizzano il teatro, luogo magico e senza tempo, in cui è cresciuto e per il cui bene si é battuto il protagonista Nando. Un segno innovativo di questo spettacolo è il cast, interamente composto da giovani, due dei quali figli dello stesso Montesano: 20 elementi in grado di intrattenere con battute e brani musicali tratti dal vasto repertorio della canzone italiana, ma anche con danza, recitazione ed imitazioni. Un attore maturo come Enrico Montesano, per quanto degno e capace di offrire al suo pubblico affezionato un one man show di alto livello, ha preferito circondarsi di artisti giovani ma molto preparati, in una formula innovativa ma certamente vincente. Questo per ricordarci quanto sia importante avvicinare i giovani al teatro, offrendo loro una possibilità di emergere in questo mondo che, specialmente di questi tempi, non è soltanto fatto di lustrini e paillettes. Ma è fondamentale dare alle nuove generazioni un’occasione per provarci, per assaporare gusto di ricevere un applauso o un “bravo” da un pubblico prestigioso come il Teatro Brancaccio. I giovani sono il futuro, e Montesano l’ha capito, portandoli con sé in questa avventura che durerà per 3 settimane.

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