Il Teatro Biblioteca Quarticciolo apre la stagione con l’ormai cult Muratori
Arrivato alla sua ottava replica, Muratori ci ricorda con la giusta leggerezza e un pizzico di amara comicità quanto il nostro mondo stia pian piano uccidendo la capacità di sognare. Lo uccidono le mire espansionistiche di un supermercato, a corto di spazio utile per il proprio magazzino e pronto a sborsare considerevoli cifre pur di avere a disposizione il dismesso teatro attiguo.
Lo uccide Fiore, uno dei protagonisti, che si fa beffa dell’amico e collega Germano, pronto a coronare il proprio sogno d’amore insieme alla bellissima e misteriosa Giulia. Lo uccidono i mattoni che vengono pian piano posizionati a fil di piombo, nonché il muro che chiude definitivamente quella quarta parete, fucina dei sogni di tutti. Un’amara riflessione sulla vita e sull’arte, una storia d’amore che assume toni cabarettistici per poi sbattere contro il grigio cemento della realtà. Eppure è proprio il desiderio di realizzarsi mettendo su un’impresa di spurghi ciò che spinge i due protagonisti ad iniziare l’opera abusiva. Il rischio è che qualcuno scopra l’illecito, ma la remunerazione per un lavoro da chiudersi in una sola notte è di gran lunga più allettante. Se il muro venisse tirato su si metterebbe fine ad una sudditanza professionale ormai logorante.
Ma riprendersi le proprie vite non sarà così facile: mattone dopo mattone, ora dopo ora, parola dopo parola…la notte scorre in fretta. {ads1} Uno spettacolo che nella sua lentezza e nella sua prossimità scenica (tutta la vicenda è ambientata all’interno del teatro) riesce a strappare diverse risate, ora per il tempismo impeccabile dei due interpreti, ora per i riferimenti (diversi) alle assurdità del mondo reale. Una commedia che, complice l’informalità narrativa, si adatta perfettamente all’ambiente raccolto del Quarticciolo, sancendone ufficialmente l’inizio di stagione.
I protagonisti Nicola Pistoia e Paolo Triestino, grati al pubblico che li ha voluti nuovamente in scena tra i foratini e il cemento nello spettacolo diretto da Massimo Venturiello, si lasciano coccolare dagli applausi prima di ossequiare con i dovuti ringraziamenti tutta la macchina organizzativa, ricordando inoltre l’appuntamento del 5 e 6 ottobre con lo spettacolo di Paolo Triestino Roma – Liverpool 1-1: un tuffo nel passato sia per chi quella finale l’ha vissuta sulla propria pelle e sia per chi, lontano per fede o per età, sia disposto a lasciarsi dipingere di giallorosso.