Le vittorie e i dispiaceri della ginnastica artistica
Bastano pochi giorni e il mondo della ginnastica artistica è pieno di notizie. Si è, infatti, disputato lo scorso weekend l’8° Torneo Massucchi a Vigevano, una competizione che ha visto un palazzetto fare sold out, come accade ultimamente in questo sport, e delle campionesse in campo.
L’Italia si è conquistata una bella vittoria salendo sul primo gradino del podio e battendo la Germania, squadra attesa e temuta, almeno in parte. Le ragazze della nazionale, Vanessa Ferrari, Carlotta Ferlito, Elisa Meneghini, Chiara Gandolfi, Francesca Deagostini e Alessia Leolini, si sono conquistate un bel trofeo e hanno fatto una gara importante in vista del Mondiale di Anversa di fine mese. Sono state dette già molte cose a riguardo, si è parlato delle prestazioni delle nostre ragazze e, come il solito, le critiche non sono mancate. Senza dubbio non si può non sottolineare la gara perfetta della Ferrari, che ha portato un nuovo corpo libero degno di lode, e si è conquistata anche l’oro individuale. Vigevano è stato un bel trampolino di prova, un riscatto che Vanessa aspettava, una medaglia che non è come quella di un Olimpiade ma che, senza dubbio, le lascia una porta aperta per una guerra all’ultimo salto. C’è chi esclama”è tornata!”, ma, come dice il c.t. Enrico Casella, Vanessa non è mai andata via, con corpo e testa è sempre stata la stessa atleta di sempre, con una gran forza di volontà. Andando avanti, Carlotta Ferlito e Alessia Leolini sono le ginnaste che hanno ricevute più “critiche”. Sentire certi commenti non è mai piacevole. Per Alessia si trattava di una delle prime gare importanti in squadra e forse l’ansia si è fatta sentire un po’ troppo, ma di certo è una ginnasta che sta crescendo e piano piano sa che può arrivare molto in alto. Inoltre, ha in squadra con sé la sua compagna e amica di sempre Elisa Meneghini, un esempio da seguire, una piccola ginnasta che sta andando sempre più in alto. Per Carlotta, invece, si tratta di un ritorno post – esame di maturità, post vacanze estive, post relax e svago, che si è sempre alternato a un allenamento fisso e costante, nonostante tutto. La caduta alla trave, il suo attrezzo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma anche lei ha un preparazione pre Mondiale da finire e ha bisogno di tanta carica.
Buona la gara per Francesca, la ginnasta dai riccioli d’oro, che dopo tanti, troppi mesi di stop, dati dall’infortunio al ginocchio, è finalmente tornata tra le “big” e, per concludere, buona anche la gara della romana Chiara Gandolfi, questa volta in squadra senza la sua compagna Giorgia Campana, ferma per un infortunio causatosi un paio di settimane fa, infortunio che le ha compromesso il Mondiale. {ads1}
Ma questo trofeo ha lasciato, oltre che sorrisi e bei momenti, anche momenti più tristi, malinconici e amari, come l’infortunio di Adriana Crisci nel suo attrezzo di punta, il volteggio, e l’annuncio, questa volta ufficiale davvero, del ritiro di Giulia Leni. Per quanto riguarda il primo, Adriana stessa ci ha raccontato che il dolore purtroppo c’è e è uniforme, che il gonfiore non è da meno e che saranno dei giorni di riabilitazione un po’ così. Staremo a vedere se riuscirà a fare un miracolo per Anversa. Parlando del secondo annuncio, questa volta non ci sono ripensamenti, anche Giulia lo conferma. Non è stata un’ottima gara per lei, ma il ricordo dei Giochi del Mediterraneo è ancora lucido e fresco, quello è stato il suo saluto. A Vigevano si è mostrata sorridente e forte come sempre, e se questa è la scelta che ha voluto fare, noi possiamo augurarle solo un grande in bocca al lupo. Giulia è una ginnasta e una ragazza che sa cosa vuol dire inseguire un sogno rialzarsi dopo un dolore, raggiungere quell’ostaggio sempre più alto, atterrare su due piedi senza farsi male. Ora è arrivato il momento di dimostrarlo al mondo intero, fuori da una palestra.
Anche per la categoria maschile è stata un’ottima giornata e, come se non bastasse, la GAM ci porta ottimi risultati e buone notizie anche dalla Croazia. È proprio qui, precisamente a Osijek, che si è disputata la Coppa del Mondo e nella finale ad attrezzi di specialità Alberto Busnari si è conquistato l’oro nel suo cavallo “di battaglia” con maniglie. “Sono soddisfatto. Questa gara era importante per valutare, in un contesto internazionale, la mia preparazione in vista della rassegna iridata. Direi che ci siamo. Ho aumentato di parecchio il livello dell’esercizio. Oltre al movimento che porta il mio, ci sono due o tre elementi nuovi che elevano la mia nota di partenza a 7.1”.