iPhone 5c e 5s: cosa c’è di nuovo in tutto ciò?

C’è sempre grande suspense quando da Cupertino vengono presentate le nuove creature Apple. Tecnofili e non, attendono con ansia le presentazioni un tempo blindatissime (meno nell’era post-Jobs), affamati d’innovazione. Figuriamoci poi quando i melafonini neonati sono addirittura due e promettono di essere low cost e forieri di innovazioni assolute.

I nuovissimi iPhone 5c e 5s hanno un po’ deluso, e diciamoci la verità, dopo la presentazione di Tim Cook ci è rimasto quel po’ d’amaro in bocca ed il ronzio della perplessità:” Ma Jobs avrebbe fatto così?”. Abbiamo ascoltato un fiume di parole più o meno comprensibili, Touch ID, chip A7, architettura 64 bit, coprocessore di movimento M7, sensore con 1,5micron pixel e doppio led nei flash, roba da far venire soltanto un gran mal di tech. Allora proviamo a capire, cosa c’è di nuovo in tutto questo?

Innanzitutto il low cost del 5c ci è parso più cost che low, in Francia e Germania, il sito indica come prezzo di partenza 599 euro, 699 per il 32 GB. Constatato il fatto che il low cost non esiste, il 5c si presenta innovativo quantomeno nel design: lontano dall’aristocratico aspetto storico del melafonino, somiglia più ad un giocattolino, disponibile in blu, verde, rosa, giallo e bianco, il telefono è costituito da un unico pezzo in policarbonato (plastica n.b.), combinato ad una cornice d’acciaio che funge da antenna multibanda. Disponibili anche le relative cover bucherellate nei colori blu, verde, rosa, giallo, nero e bianco, vostre a soli 29 dollari. Peccato che, a quanto pare, questi fori coprano parzialmente la scritta sul retro “iPhone”, che diventa “non”… della serie “non tutte le cover vengono col buco!”. Di certo l’aspetto del 5c è innovativo, e siamo più che certi che se ne venderanno tantissimi. Dal canto suo, Nokia ha già storto un po’ il naso e borbottato riguardo la somiglianza con il Nokia Lumia, insinuando un certo scopiazzamento non degno di Steve Jobs.

Il vero protagonista della scena è stato però l’ iPhone 5s, il top di gamma, il non plus ultra per gli Apple-lovers, non più bianco o nero, ma oro, argento e grigio “siderale”. Dimensioni e design sono rimaste fedeli all’antenato ma la vera rivoluzione, il vero first-off assoluto è il Touch ID. Ebbene si, il telefono legge le impronte digitali. Il Touch ID è posizionato dentro il tasto Home ed è composto da un cristallo di zaffiro tagliato al laser e da un sensore touch. nuovo-iphone-cinque-265673 tnQuando l’utente appoggia il dito, Touch ID scatta una foto ad alta risoluzione dell’impronta e la analizza. Per quanto riguarda la privacy Cook ha assicurato: ” L’informazione della vostra impronta non finirà da nessuna parte: su nessun software”. Già prima della presentazione erano state sollevate alcune perplessità riguardo la sicurezza dell’impronta, la paura è che i dati relativi ad essa vengano copiati in qualche cloud e poi venduti o peggio, rubati. Di sicuro quest’innovazione farà da apripista a molti futuri sviluppi della tecnologia Touch ID (e tanti relativi brevetti). Il nuovo 5s è stato battezzato dallo stesso Cook “l’iPhone più veloce di sempre”, qui sta tutta la sua novità: il chip A7 a 64bit, usato per la prima volta su uno smartphone e combinato a un coprocessore di movimento, M7, che dialogherà con tutte quelle app che hanno bisogno di conoscere i dati di accelerometro e giroscopio. Il tasto dolente dei melafonini è sempre stato quello della batteria, a quanto pare problema risolto (tutto da verificare), Apple ci assicura “un’autonomia della batteria eccellente”. Phil Schiller, durante la presentazione, si è soffermato a decantare le doti della fotocamera, la Apple ha voluto mantenere gli 8 Megapixel, ma ha lavorato parecchio sugli aspetti qualitativi: apertura più ampia da f/2,2 e sensore più grande, processore di immagine migliorato (integrato nel chip A7). Associati alla nuova app Fotocamera, garantiscono decisi miglioramenti rispetto all’iPhone 5, già tutt’altro che malaccio nelle sue foto e video. Autofocus “fino a due volte più veloce, un tempo di acquisizione delle immagini più rapido, stabilizzazione automatica di foto e video, e una gamma dinamica migliore” si legge nel comunicato. Ciliegina sulla torta, il flash True Tone, in grado di regolare il colore e l’intensità per ben oltre 1000 combinazioni. La prima ondata di 5c e 5s arriverà il 20 settembre, mentre in Italia dovremmo aspettare dicembre e già tremiamo all’idea di vedere quelle lunghe code fuori ai negozi e gente disposta a dormire all’addiaccio pur di essere la prima ad entrare all’apertura delle porte. Cercando di scacciare queste immagini nefande dalla testa, ci accorgiamo che subito dopo la presentazione dei nuovi fiori all’occhiello di Cupertino, il titolo Apple è andato giù e ha chiuso perdendo un po’ più del 2 per cento. Il malcontento non fa presagire nulla di buono per i nuovi arrivati in casa Apple, qualcosa ci dice che a breve ci sarà la vera rivoluzione della casa di Cupertino e che il 5c ed il 5s rimarranno una breve parentesi natalizia.

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