Gol e spettacolo, le grandi d’Italia fanno la voce grossa

Mazzarri 02 set 2013La seconda giornata di campionato regala una valanga di gol: ben 43 sono state le reti realizzate, roba che in Italia non si vedeva dal 2005. A destare maggiore impressione è stata sicuramente l’Inter di Mazzarri, capace di espugnare agevolmente un campo insidioso come quello del Catania. Vincono e convincono anche Milan, Napoli e Roma. Vittoria e primi punti in classifica anche per Atalanta, Udinese e Livorno, mentre termina in parità tra Bologna e Sampdoria.

C’erano una volta le “sette sorelle” del campionato italiano. Eravamo a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio quando venne coniato questo termine per identificare le sette forze della Serie A: Juventus, Milan, Inter, Lazio, Fiorentina, Roma e Parma. Erano gli anni dei vari Zidane, Veron, Rui Costa, Nedved, Trezeguet, Batistuta, Vieri, Maldini e tanti altri campioni, che scorrazzavano e regalavano prodezze in giro per gli stadi italiani. Poi un turbinio di eventi, tra cui processi e fallimenti sia economici che sportivi, posero fine a quella che è stata senza ombra di dubbio l’epoca più dorata del calcio italiano, capace di imporsi a ripetizione a livello europeo e di consolidarsi come il campionato più intrigante e difficile del mondo. Ora, a distanza di quasi un decennio, la storia potrebbe ripetersi, anche se con qualche piccola variante: sì perché la Serie A sta rialzando lentamente la testa dopo uno dei periodi più bui del calcio italiano. Certo, di top player ne girano ancora pochi, ma le “sette sorelle” sembrerebbero essere tornate, con il Napoli a prendere il posto del Parma. E i tifosi italiani possono finalmente tornare a sognare in grande.{ads1}E dopo queste prime due giornate di campionato i primi a sognare sono i tifosi dell’Inter, arrivati al nastro di partenza pieni di pensieri e preoccupazioni concrete, prontamente però spazzati via da due incoraggianti prestazioni. Se il Genoa in casa era un avversario tutt’altro che ostico, espugnare il campo del Catania con un secco 3-0 non è invece impresa da tutti i giorni, soprattutto per l’autorità con cui i nerazzurri hanno strappato questo risultato. La mano di Mazzarri è già evidente, con il mantra del gioco sulle fasce sempre a farla da padrone: il recupero poi di giocatori come Jonhatan e Alvarez fanno capire quanto sia importante avere un allenatore in grado di lavorare non solo sul pallone, ma anche e soprattutto sulla testa dei giocatori. Stravince e sogna in grande anche la Fiorentina che, guidata dalla coppia d’attacco Rossi-Gomez e da un centrocampo sontuoso, schianta il Genoa, candidandosi con forza ad un ruolo da protagonista per questa stagione, anche perché i viola hanno la fortuna di avere in panchina Montella, uno dei migliori allenatori in circolazione.

Vince e convince anche il Milan che, in attesa dell’ufficialità del ritorno del figliol prodigo Kakà, schianta il Cagliari, trascinato dal solito Balotelli: ora Allegri attende qualche novità dal mercato, soprattutto per quanto riguarda il pacchetto arretrato. Vince senza però convincere la nuova Roma di Garcia: i giallorossi mettono in campo contro il Verona la stessa prestazione offerta a Livorno, con un primo tempo scialbo ed una ripresa incontenibile, soprattutto una volta che il risultato è stato sbloccato. Certo, i giallorossi hanno affrontato per adesso due neo promosse, ma vincere aiuta a vincere. Prime vittorie per Atalanta, Udinese e Livorno, che superano rispettivamente Torino, Parma e Sassuolo. Gol e spettacolo nel 2-2 tra Bologna e Sampdoria.

 

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