Nuovo processo Meredith: Amanda non ci sarà
La sentenza dell’omicidio di Meredith Kercher la si ricorda soprattutto fuori dal tribunale di Perugia, per quella sorta di manifestazione mediatica che a gran voce si alzava contro Amanda Knox, il suo ex fidanzato Raffaele Sollecito, e contro la giustizia italiana, scandalosa per molti, all’unanimità. Poi c’era l’altra parte, i familiari della studentessa inglese, che venivano rispediti a casa avvalendosi soltanto di poche parole nella conferenza stampa all’indomani del processo.
Ma lo scorso 26 marzo la Corte Suprema del Tribunale italiano ordina di ripetere il giudizio in appello, accogliendo il ricorso dell’accusa, che da quel 3 ottobre del 2011 si domanda in maniera retorica chi abbia partecipato all’omicidio insieme all’ivoriano Rudy Guedé, condannato a 16 anni in un processo separato.
E la notizia giunge chiara dall’avvocato Luciano Ghirga, legale della Knox che dopo aver incontrato la ragazza a Seattle dove risiede, divulga la decisione in ragione di una richiesta incomprensibile.
<<Non intendo defilarmi dal nuovo processo, ma non tornerò in Italia perché non capisco>>. Parole che si basano sulla scelta di delegare la questione alla difesa. <<Mi sono presentata a 86 visite e ho rilasciato molto spesso dichiarazioni, cos’altro dovrei dire?>> ha proseguito. Secondo Ghirga, Amanda non capisce come possa una sentenza cambiare presupposti da un momento all’altro.
Prima dell’assoluzione i due ex fidanzati erano stati condannati in primo grado a 26 e 25 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa che divideva l’appartamento con Amanda nella città di Perugia, trovata in un lago di sangue con 46 pugnalate durante la notte del 2 novembre 2007. Trascorsi 4 anni in carcere con una condanna che gli attribuiva la responsabilità di aver inflitto alla vittima il colpo fatale, per essersi rifiutata di partecipare ad un gioco sessuale, il colpo di scena: l’assoluzione.
Il nuovo processo, stabilito dalla Cassazione che ha annullato la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Perugia, è fissato per il prossimo 30 settembre a Firenze.
di Nicoletta Renzetti