I dieci anni del Globe nel segno di Giulietta e Romeo

Romeo e Giulietta, il classico dei classici di shakespeariana composizione, apre la decima stagione del Globe Theatre di Villa Borghese. Un ritorno al passato, per celebrare “Un progetto su cui in pochi avrebbero scommesso”, come ricorda lo stesso direttore artistico Gigi Proietti salito sul palco per l’occasione.

Due lustri di successo si sono succeduti da quella prima rappresentazione del dramma dei Montecchi e Capuleti, che sancì ufficialmente l’inizio dell’avventura del teatro Finanziato dalla Fondazione Silvano Toti. “A dieci anni di distanza però gli attori di allora sono diventati dei signori” e così bisogna reinventarsi, trovare nuovi volti per raccontare la vita cortigiana in quel di Verona. Solo i più audaci abbandonerebbero la certezza di un applauso per un rischio di inventiva. Ecco che l’allestimento di questa nuova rappresentazione diretta dal mattatore romano si veste di modernità: lettere d’amore in stile rap, scontri a colpi di chi la spara più grossa e donzelle che si rivestono di melodie pop sono il crescendo di una narrativa completamente fuori dagli schemi canonici shakespeariani. Ma per chi dovesse rabbrividire all’idea c’è subito pronto l’antidoto, che come ogni efficace medicamento rischia di essere peggiore della malattia stessa: alla festa dai Capuleti, punto di congiunzione (e disgiunzione) tra le due epoche, si balla al ritmo di Video Killed the radio star (sì, proprio la canzone dei Buggles del 1979). Tutto ciò che seguirà è storia nota, tra nobili interazioni e desuete convenzioni. {ads1} Uno spettacolo che sicuramente colpisce per i reiterati tentativi di aggiornamento testuale, e che viaggia sicuro sulla stima di cui gode il Proietti regista e padrone di casa. Eppure uscendo dal Globe si sente come se si fosse persa un’occasione e che, nonostante le quasi tre ore di rappresentazione, il dramma veronese manchi ancora di qualcosa. Nulla da eccepire sulla bravura di gran parte del cast (Fausto Cabra interprete di Mercuzio su tutti), eppure Romeo e Giulietta 2.0 sembra perdersi in una trama già scritta, annaspando e annoiando nel vano tentativo di aggiungere ad un qualcosa che è già perfetto. Nessuna nostalgia classicista però, quanto piuttosto l’inevitabile effetto collaterale di sperimentazioni ai limiti del sensazionalismo.

Romeo e Giulietta
Dal 10 al 28 luglio e dal 6 all’11 agosto ore 21.15
Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese

Regia Gigi Proietti
Traduzione Angelo Dallagiacoma
Produzione Politeama Srl

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *