Resistere non serve a niente, ma serve a vincere il Premio Strega 2013

La 67ma edizione del Premio Strega si è svolta al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, gremito dei maggiori protagonisti della società culturale italiana. Sul palco una lavagna recava i nomi dei candidati e il punteggio totalizzato. A mezzanotte abbondantemente passata è arrivato il momento di tirare le somme: The winner is…

Walter Siti con Resistere non serve a niente, edito da Rizzoli si è aggiudicato quest’anno l’ambito premio letterario, con grande successo di pubblico e critica. Nello scenario prestigioso della storia della nostra cultura, che ha fatto da cornice ad una Roma stellata ed elegante c’erano giornalisti, scrittori e politici oltre a quegli ormai storici Amici della domenica che dal dopoguerra e sotto la spinta di Maria e Goffredo Bellonci compongono i giurati d’onore del Premio Strega. Tutti in platea ad assistere alle votazioni dei 5 finalisti: oltre al vincitore, Paolo Di Paolo con Mandami tanta vita (Feltrinelli), Alessandro Perissinotto, autore di Le colpe dei padri (Piemme), Romana Petri che ha scritto Figli dello stesso padre (Longanesi) e Simona Sparaco autrice di Nessuno sa di noi (Giunti). {ads1} I vari nomi con le rispettive votazioni comparivano sulla storica lavagna che troneggiava sul palco. Quest’anno per la prima volta sul sito www.premiostrega.it i giurati hanno potuto votare i libri anche in via telematica. L’atmosfera che si respirava ad ogni voce scandita in modo chiaro dal presidente di giuria era concitata. Tra il pubblico si respirava aria di competizione: molti che hanno votato per Perissinotto, altri hanno fatto il tifo per Di Paolo. Ma la giuria presieduta dal vincitore della scorsa edizione AlessandroPiperno ha decretato, la vittoria di siti con ben 165 punti.

Resistere non serve a niente racconta la storia di Tommaso, un ex ragazzo obeso matematico mancato e giocoliere della finanza. Tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Lo stesso autore ha spiegato ai microfoni della Rai la sua volontà di “Raccontare l’onnipotenza del denaro oggi e specialmente di quella forma astratta che prende il nome di finanza“. Una ricerca che Siti ha condotto già in diversi suoi libri, che lo ha portato ad analizzare quel desiderio di comprare le cose: “Come se comprandole ci si potesse davvero impadronire dell’intero universo”, incalza. I personaggi di contorno hanno un chiaro riferimento al reale come un’olgettina intelligente, un delinquente di borgata, un mafioso internazionale e persone vere con nome e cognome, a cui il lettore può dare fiducia. Come da tradizione il vincitore si è aggiudicato il premio di 5000€ promosso dalla Fondazione Bellonci, presieduta da Tullio De Mauro in collaborazione con liquore Strega. La diretta su Rai 1 dalle 23 è stata presentata da Antonio Caprarica con Laura Chimenti.

 

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