La Virtus sbanca il Pianella, si va a gara 7
La Virtus Roma riesce nell’impresa di sbancare il “Pianella” di Cantù per 74-69, annullando il match point a disposizione della Lenovo e rinviando il verdetto alla settima e decisiva partita in programma giovedì al Palatiziano di Roma.
Dopo una gara 5 in cui Roma sembrava a secco di energie fisiche e nervose, in gara 6 arriva la reazione d’orgoglio di una squadra che è davvero dura a morire.
La partita si sviluppa, come è stata per tutta la serie, su un sostanziale equilibrio. Cantù chiude il primo quarto avanti, ma la Virtus ribatte colpo su colpo grazie a D’Ercole, Jones e un ritrovato Gani Lawal (16 punti finali). Visibilmente limitato dal problema alla caviglia Datome, che comunque riuscirà a essere grande protagonista più avanti. Si va all’intervallo con il punteggio di 38-35 a favore di Cantù. All’uscita dagli spogliatoi però Roma parte meglio, e opera subito il sorpasso. Un fallo però molto discutibile fischiato a Bobby Jones scatena l’ira di coach Calvani che rimedia un fallo tecnico: Aradori fa due su due dalla lunetta, e la successiva tripla di Leunen regala il più tre ai padroni di casa. Datome con una fortunosa quanto provvidenziale tripla con l’aiuto del tabellone riporta la Virtus a contatto, e Lawal firma il nuovo sorpasso.
Nell’ultimo quarto il grande protagonista di Roma si chiama Phil Goss (alla sirena top scorer con 17 punti a referto), che dopo l’inzio stentato contro Reggio Emilia al primo turno sta disputando una grandissima serie. Canestro dopo canestro l’ex Varese porta Roma sino al più sette. Sembra finita su una rimessa per Roma a poco più di un minuto dal termine, ma l’instant replay assegna la palla a Cantù che segna da tre con Leunen, e accorcia sino al meno due con Tyus. Nell’ultimo possesso succede di tutto, con Datome che si butta in scivolata per conquistare la contesa, con la regola del possesso alternato che premia la Virtus.
Il “Pianella” è così violato per la prima volta in questi playoff, e questa entusiasmante serie avrà dunque il suo epilogo domani sera in un Palatiziano bollente.