Acea Roma – il sogno continua

aceaGrande impresa della Virtus Roma che battendo nell’ultima e decisiva gara Reggio Emilia torna dopo cinque anni tra le prime quattro squadre d’Italia. In semifinale sfiderà Cantù, che ha espugnato in una tesissima gara sette il Palaserradimigni

Grande impresa della Virtus Roma che, battendo nell’ ultima e decisiva gara Reggio Emilia, torna dopo 5 anni tra le prime quattro d’ Italia. In semifinale sfiderà Cantù che ha espugnato in una tesissima gara sette il Palaserradimigni di Sassari, avendo anche il vantaggio del fattore campo, cosa non da poco visto l’apporto del pubblico del PalaTiziano che ieri ha registrato il tutto esaurito. Partita perfetta della squadra di coach Calvani, frutto di un ottima difesa e di un terzo quarto perfetto chiuso sul +15 che ha permesso a Roma di gestire il finale senza eccessivi rischi.

Squadre al via molto contratte e inizio lento con Roma che cerca la fuga grazie a un superlativo Lawal (16 punti e 7 rimbalzi per lui), e Reggio Emilia sempre in scia pronta a rintuzzare gli allunghi virtussini. La prima frazione si chiude sul 23 a 18 e la consapevolezza che sarà una partita da affrontare con pazienza traspare anche nel secondo quarto dove Roma prova ad allungare con cinque punti di fila di Gigi Datome (15 punti e 6 rimbalzi) portando Roma sul più sette, ma la seconda sirena si chiude 39 a 34 grazie alle ottime prove di Cinciarini (23 punti e 4 rimbalzi) e Bunner.

Al rientro dagli spogliatoi cambia la musica e Roma grazie a Phil Goss e alla sostanza difensiva di Bobby Jones crea il solco decisivo, con Datome e Lawal sempre pronti a concretizzare il lavoro corale di una squadra che dimostra mestiere nel costruire mattone dopo mattone l’obiettivo prefissato. Alla terza sirena Reggio Emilia è alle corde e dimostra poca reattività soprattutto sul versante americano. Troy Bell e Donell Taylor steccano e Bunner cala alla distanza, Antonutti non è mai entrato in partita e Cinciarini è l’ultimo ad alzare bandiera bianca, mentre Roma con una valutazione complessiva tre volte superiore vince con stramerito una gara in cui è stata nettamente superiore in tutte le voci statistiche, regalando al numerosissimo pubblico un traguardo che già sa di storia.

E’ d’obbligo i ringraziamento di coach Calvani al presidente Toti, vero artefice di questo ritorno di Roma ai vertici del basket che conta, e a tutto lo staff dirigenziale che ha lavorato bene tutta la stagione dando fiducia a un tecnico che ha amalgamato alla perfezione una rosa di buoni giocatori che hanno reso senz’altro più di quanto ci si poteva aspettare. Ora c’è Cantù squadra blasonata e ricca di storia, che ieri è riuscita a imporre dall’inizio la propria esperienza dominando da subito una contratta Sassari, per poi rischiare di vanificare tutto in un convulso finale. In tutta la serie gli uomini di coach Trinchieri hanno mostrato determinazione e abnegazione riuscendo a vincere tre partite di due punti e una di tre punti e proprio per questo saranno di sicuro un osso duro per Roma che non potrà concedere alcun passo falso tra le mura amiche.

Già le mura amiche, ma dove si giocherà? Il PalaTiziano è di sicuro una bolgia pronta ad esplodere, ma per gare del genere è un vero e proprio scandalo che il Palalottomatica non sia disponibile per una metropoli che ha diritto ad un impianto di prim’ordine proporzionale ai traguardi che sta raggiungendo. A chiudere il quadro dei Playoff l’attesissima gara sette di stasera tra Milano e Siena, chi vince incrocerà Varese che si è sbarazzata senza intoppi di Venezia, mentre per i tifosi virtussini l’appuntamento è fissato per gara uno di venerdì 24, per continuare a inseguire un sogno che mai come quest’anno appare non proprio impossibile.

 

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