“Michael Jackson ha abusato sessualmente di me per 7 anni”. La confessione di Wade Robson
“Michael Jackson ha abusato sessualmente di me per 7 anni”. A distanza di quattro anni dalla sua morte, il famoso coreografo Wade Robson lancia raccapriccianti dichiarazioni in diretta al Today Show della Nbc.
Robson, ex ballerino prodigio, aveva lavorato più volte con Jacko, comparendo anche in tre famosi video musicali: “Black or White”, “Heal the world” e “Jam”. “Michael eseguiva atti sessuali su di me e mi obbligava ad eseguirli su di lui”- il coreografo confessa di aver subito abusi dall’età di 7 anni fino ai 14. Robson era uno di quei bambini che passava i pomeriggi nel ranch di Neverland in compagnia di Jackson proprio come Jordan Chandler che aveva trascinato Micheal in tribunale con l’accusa di molestie, per finire poi con una umiliante confessione in cui incolpava il padre di averlo costretto a mentire per estorcere denaro a Jacko.
Nel 2005, durante il processo a Micheal Jackson per pedofilia, lo stesso Robson affermò sotto giuramento di non aver mai subito abusi da parte del cantante, motivo principale per cui le sue recenti dichiarazioni hanno sollevato parecchi dubbi uniti ad un certo disappunto. Come mai Robson ha deciso di vuotare il sacco dopo tanti anni rimangiandosi perfino le sue dichiarazioni in tribunale? Il coreografo ha confessato di aver subito una pressante manipolazione da parte di The King: “Michael mi diceva che ciò che facevamo era un’espressione d’amore e aggiungeva ‘se dirai a qualcuno ciò che facciamo, le nostre vite e le nostre carriere saranno finite'”. A quanto pare, la recente nascita del figlio gli ha fatto riaffiorare ricordi dolorosi di quando era bambino, e dopo un crollo nervoso il coreografo ha deciso di entrare in terapia:” Per la prima volta in vita mia ho iniziato a comprendere che la mia totale insensibilità e i sentimenti inesplorati in relazione a ciò che Michael mi aveva fatto potevano essere un problema e forse avevo bisogno di parlarne a qualcuno. Ero psicologicamente ed emotivamente incapace e riluttante a capire che quelli erano abusi sessuali”.
I familiari di Jackson hanno definito le rivelazioni di Robson “un modo oltraggioso e patetico di arraffare denaro”. In tempo di crisi ogni modo sembra buono per guadagnare qualcosa ma il coreografo non ci sta alle accuse della famiglia Jackson e conclude: “Michael era un uomo disturbato, un incredibile talento ma anche un pedofilo”. La sua battaglia legale coinvolge anche la MJJ Production, etichetta discografica del Re del Pop. La versione di Wade non convince ma ancor meno convincenti erano le strane amicizie di Jackson con i bambini. Davvero si trattava soltanto della sindrome di Peter Pan?