La leggenda di sir Alex Ferguson
Il saluto è quello che si riserva a un eroe, a un mito, a una divinità pagana. L’abbraccio tra sir Alex Ferguson e il suo pubblico è l’atto finale di un matrimonio durato 27 anni. Era il 6 novembre 1986 quando il tecnico scozzese venne ingaggiato dal Manchester United per rilanciare una squadra che era scivolata sempre più nell’anonimato dopo
la straordinaria epoca d’oro di George Best, conoscendo anche l’umiliazione della retrocessione nella stagione ’73-’74. Il primo titolo di Ferguson sulla panchina dei Red Devils è la FA Cup del 1990 che apre un ciclo di vittorie costellato da ben 38 trofei. 13 Premier League, 5 coppe d’Inghilterra, 10 Community/Charity Shield, 4 coppe di Lega inglese, 2 Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 1 coppa Uefa, 2 coppe Intercontinentali, questo il bottino di quasi tre decadi alla guida dello United.
Ferguson lascia alla sua panchina numero 1500 (c’è un’altra giornata da giocare) e con la sua vittoria numero 902. Lascia la panchina, il campo di gioco e lo spogliatoio, ma non la squadra; andrà a sedersi dietro una scrivania per provare a far vincere ancora il suo Manchester. Quel Manchester che ha contribuito a fare grande scegliendo da manager e allenando giocatori come Cantona, Beckham, Cristiano Ronaldo, Scholes, Giggs, Keane, Rooney, etc. L’ultimo atto di sir Alex è stato quello di indicare il suo successore. Sarà David Moyes, attuale tecnico dell’Everton, a guidare lo United in futuro e per chi non riuscisse ad abituarsi all’idea dell’addio la statua sulla facciata dell’Old Trafford ricorderà a tutti della sua presenza, le sue vittorie, la storia vincente del Manchester.
Giornata di addii quella dell’Old Trafford. A salutare i tifosi, oltre Ferguson, c’era un’altra bandiera del Manchester degli ultimi 20 anni: Paul Scholes. Il Silent Hero dice addio al calcio giocato alla soglia dei quarant’anni. Nato e cresciuto nelle giovanili del club, è diventato presto una colonna della squadra sotto la guida di Ferguson che ieri lo ha definito “uno dei più grandi nella storia del Manchester United“. I 28 trofei conquistati lottando in mezzo al campo, dal 1994 ad oggi, sono una prova inconfutabile.