Epifani, il vecchio che avanza
È Guglielmo Epifani, classe 1950, il nuovo segretario del Partito Democratico, quel partito in cerca di una guida che rimetta insieme i pezzi. Per tutti si tratta di una validissima persona ma l’entusiasmo latita, soprattutto tra i giovani, che chiedono un rinnovamento vero.
Dall’assemblea del Pd tenutasi alla Fiera di Roma esce vittorioso il nome di Guglielmo Epifani. Un nuovo inizio? Forse no. Più che la rottura sembra che domini la continuità, sebbene il Pd pareva essere giunto all’ultimo stadio, quello in cui o si cambia o si muore. Niente da obiettare al povero Epifani, persona ampiamente stimata, ma un partito in subbuglio, che lamenta tra le cause dei suoi mali quella di aver lasciato fuori dalle stanze decisionali la base, anche in sede di questa assemblea ha chiuso la porta in faccia ai tanti Giovani Democratici arrivati a Roma, desiderosi di far sentire la propria voce. Reduci dalla lotta di OccupyPd, i giovani del partito si sono presentati all’elezione del nuovo segretario con magliette e striscioni sferzanti, che gridavano “siamo più di 101” e “101 volte ci avete fatto vergognare”, facendo riferimento al numero di franchi tiratori. Sono parte della famiglia, volevano discutere in casa i problemi, insieme, dare il loro contributo. E invece per farne entrare due e farne parlare una si è dovuta impuntare la deputata Paola Concia, anche se lo sforzo è servito a poco, il nome era pronto.
Un uomo stimabile Epifani ma con una lunga storia politica, che affonda le radici nel Psi prima e nei Ds poi, che conta otto anni alla guida della CGIL e che è stato eletto deputato proprio in questa legislatura. Qual è la svolta? Anche Bersani era ed è più che apprezzato ma non appena le cose non sono andate nel verso giusto la reazione unanime è stata che c’era forse bisogno di una verve diversa, più decisa. Ma di riflessioni e ripartenze nel Pd non c’è traccia. Si cerca di galleggiare sull’agonia del partito senza mai prendere legna e chiodi e costruire una barca.
È già pronto a formare la sua squadra Epifani, che tenterà di mettere insieme le tante anime del Pd. Si pensa a una segreteria più snella, ma non troppo. A breve i nomi di coloro che accompagneranno il “traghettatore” verso il congresso del partito e chissà che Epifani non abbia la tentazione di presentarsi lui stesso. I Giovani Turchi però hanno già pronta la candidatura di Gianni Cuperlo, senza contare che l’ombra di Matteo Renzi è quantomai densa e consistente.
Il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha affermato su Primocanale che quella di Epifani è «una scelta tutta incentrata sulle posizioni romane» quando invece bisognerebbe recuperare il rapporto con la società reale. D’altro canto la deputata pidiellina Elvira Savino ha detto che il governo esce rafforzato dalla nomina di Epifani alla segreteria del Partito Democratico. Le larghe intese innescano strane alchimie ma a quanto pare il traghettatore sindacalista né entusiasma i compagni né spaventa gli avversari.
di Francesca De Leonardis