Tutti con… Biagio Izzo
Non è facile per un attore uscire dai personaggi che rappresenta, dai mille volti che assume, dalle tante voci che cambia, a seconda del suo personalissimo repertorio. Spesso un artista tende ad essere valutato dal suo pubblico proprio per i personaggi che di volta in volta porta in scena più che per la sua vera identità.
Lo sa bene un comico napoletano che con il suo spettacolo Tutti con me, in scena al teatro Sistina, ripropone i personaggi che lo hanno reso celebre durante la sua carriera, nata con i matrimoni e le feste in piazza e proseguita con il teatro, la televisione e il cinema. E attraverso i suoi cavalli di battaglia cerca di compiere un lavoro su sè stesso, per far emergere il suo Io più autentico, quello dell’uomo elegante e brizzolato che ha un nome un volto: Biagio Izzo.
Passerà in rassegna la casalinga Assunta, napoletana verace, il wedding planner Amedeo, dal caschetto biondo, un personaggio molto frivolo e attento al look, Avana Nove, un cantante napoletano un po’ tamarro e infine Bibì, il “cugino” di Biagio Izzo, in eterna attesa di una sua raccomandazione per lavorare in teatro. Tra un’imitazione e l’altra, Izzo tornerà in sè, riempendo il palco con la sua ironia tutta napoletana, fatta di frasi urlate e battute spassose. Ci regalerà, tra i tanti, dei monologhi sulla crisi, quella che “Ci fa compiere dei gesti assurdi, arrivando a rinnegare i nostri figli di fronte al redditometro”, gli stessi figli che rimangono a casa dei genitori “Perchè almeno lì trovano un posto fisso”. Quella crisi che ci spinge “A tenerci la spazzatura in casa per non far vedere agli altri che abbiamo consumato” e quindi pagare le tasse. Questi monologhi che affrontano i temi più vari, recitati in completo nero, sono intervallati da coreografie di danza e dalle note dei Virtuosi di San Martino, un gruppo di musicisti e cantanti napoletani. Il tutto per regalare al pubblico un’immagine nuova di Biagio Izzo, slegata dal solito cliché e da quei personaggi che lo hanno reso famoso.
Ecco che per quanto l’attore di Napoli cerchi di continuare il suo spettacolo da one man show, dei loschi individui cercano in tutti i modi di allontanarlo dal suo repertorio classico, “cancellando” uno dopo l’altro i suoi personaggi. Due “giornaliste” (interpretate da Teresa del Vecchio e Valentina Olla) e un fantomatico direttore di palcoscenico (il carismatico Federico Perrotta) costringeranno Biagio Izzo a lottare con il suo Io inconscio e subconscio con la volontà di far emergere l’uomo nuovo, l’attore nuovo, quel Me Myself and I che lampeggia come l’insegna di un hotel su un pubblico che arriverà a ridere fino alle lacrime.
Ma Biagio Izzo sarà davvero capace di liberarsi di tutti i volti, le voci e i corpi che sono stati parte di lui in tutto questo percorso? La risposta la potrete trovare al teatro Sistina di Roma fino al 19 maggio.