“Tacchi e trucco istigano alla violenza”: il delirio di Oliviero Toscani
“Le donne devono essere più sobrie, diano importanza all’essere più che al sembrare… le donne non si devono truccare, mettersi il rossetto, devono volersi bene per quello che sono”. Questa frase, o per meglio dire, questa provocazione carica di superficialità, da tutti potevamo aspettarcela tranne che da colui che ha dedicato la sua vita e la sua carriera (brillante) di fotografo alla provocazione più spinta: Oliviero Toscani.
Il fotografo ha dichiarato all’agenzia Adnkronos: “La smettano di dover sempre sedurre, altrimenti finiranno per sedurre solo maniaci e i violenti. Ormai i tacchi sono inversamente proporzionali all’intelligenza. È un vero disastro.” Il vero disastro l’ha causato lui con le sue parole:. su twitter si è scatenata una vera e propria bufera di commenti e lamentele sulla pochezza di tali dichiarazioni degne della Boldrini. Oliviero Toscani ha raggiunto la notorietà grazie alle sue campagne pubblicitarie shock, in cui il corpo femminile è sempre stato usato come oggetto, in cui la nudità più estrema faceva da padrona.
E’ parsa piuttosto contraddittoria quest’aspra critica da parte di Toscani, il quale per la campagna pubblicitaria di Jesus jeans fotografò il posteriore di una modella strizzatissimo in un paio di shorts, sul quale figurava la scritta “Chi mi ama mi segua”. Come può la stessa mente che ha concepito una provocazione tale affermare che le donne truccate e con i tacchi istighino al femminicidio? E se il vanitoso apparire delle donne è istigazione alla violenza, cosa si dovrebbe pensare del suo calendario delle vagine, uscito in allegato al numero di gennaio 2011 di Rolling Stones? Nei giorni scorsi già avevano fatto discutere le dichiarazioni del presidente della Camera Laura Boldrini: “È necessario porre limiti all’utilizzo del corpo delle donne nella comunicazione. È inaccettabile che ogni prodotto venga veicolato attraverso il fisico femminile. Le multinazionali fanno queste pubblicità con le donne solo in Italia e non in altri Paesi. Una donna oggettivizzata, resa cioè oggetto, la si tratta come si vuole e la relativa violenza è a un passo.”
Del resto, togliere il corpo delle donne dalla comunicazione sarebbe per Toscani come rinnegare il lavoro che gli ha dato fama e notorietà in tutto il mondo. C’è poi chi lo rinomina “Medioevo Toscani“, mentre pesanti critiche arrivano anche da Zeroviolenzadonna.it, che ironizza così: “Basta rossetto e tacchi e le donne saranno al sicuro”. Nel coro di commenti compare inoltre anche un’italiana che vive in Pakistan. E fa notare: “Qui sono tutte coperte e le stuprano lo stesso”. Ritenere che i tacchi ed il trucco siano provocazioni per lo stupro significa giustificare il mancato autocontrollo. Fore toccherebbe farsi un esame di coscienza prima di tuonare contro le donne oggetto, caro Oliviero Toscani.