Gli USA e il M5S

Gli-USA-e-il-M5S-14-marzoInaspettato assist al Movimento 5 Stelle da parte dell’Ambasciatore USA David Thorne. In occasione di un suo incontro con gli studenti del liceo romano Visconti, il diplomatico americano ha usato parole d’encomio nei confronti degli attivisti di Grillo, “seri, giovani, si organizzano completamente sul web, non intendono accettare denaro”, aggiungendo che uno dei problemi più grandi che abbiamo in Italia è la quantità di denaro elargita al sistema politico.

Thorne trova interessante che il movimento riformista non parta dall’alto, ma provenga dalla società civile; elogia soprattutto l’uso che il M5S ha saputo fare dei nuovi media e lui stesso preconizza un’economia che farà un sempre maggiore utilizzo della digitalizzazione. L’ambasciatore spende parole lusinghiere anche nei confronti dell’Italia e del rapporto privilegiato tra gli Stati Uniti e il nostro Paese, considerato “l’alleato piu’ affidabile”, ma al tempo stesso ne ravvisa i limiti e i problemi. Sostiene che si debba “competere, non combattere” con le nuove potenze economiche e le nuove tecnologi e si spinge fino al punto di auspicare che i giovani, che sono il “futuro dell’Italia”, prendano in mano le redini della situazione e agiscano come il M5S in favore delle riforme e del cambiamento.

Prevedibilmente piccate le reazioni delle varie parti politiche alle parole dell’ambasciatore. Il senatore PDL Giovanardi afferma: “Dopo le dichiarazioni irresponsabili di Migliavacca, che ritiene normale prevedere una richiesta di arresto per Berlusconi che il Capo dello Stato ha definito aberrante da ipotizzare, ci si mette anche l’ambasciatore degli Stati Uniti a trinciare giudizi sulle vicende politiche interne di un paese da sempre amico ed alleato. Siamo in attesa che il governo americano chiarisca che cosa ha voluto dire il suo ambasciatore con l’intervento di questa mattina al liceo classico Visconti di Roma”. Il parlamentare del PD Michele Anzaldi parla di “gravissima ingerenza nelle vicende italiane” e aggiunge “mi auguro che il ministro degli esteri Terzi di Santagata chieda immediatamente spiegazioni all’ambasciata americana e chieda al Dipartimento di Stato una correzione e una smentita rispetto a queste dichiarazioni, rese peraltro in una scuola, di fronte ai ragazzi”.
Con un tweet, l’ambasciata USA si premura di puntualizzare, che “non appoggia nessun soggetto politico. Dialoga con tutti e sostiene l’uso dei social media come strumento di cambiamento” e lo stesso ambasciatore aggiunge “le mie parole hanno suscitato interesse. L’uso dei new media è positivo per il sistema politico italiano”.

La portata dei nuovi media e l’impatto dei social network sono destinati soltanto a crescere, ma l’Italia è un Paese infiacchito dall’immobilismo e intimorito, e non galvanizzato, dalle novità. Il perseguimento del cambiamento e la ricerca della “meritocrazia” di cui parla Thorne rimangono ancora la sfide più urgenti.

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