I primi exit poll

exitpoll1Ore 15, chiudono i seggi elettorali per eleggere il prossimo Governo italiano. Come di consueto, appaiono i primi exit poll, i primi sondaggi realizzati sull’esito del voto all’uscita dalle urne, che tollerano comunque un margine d’errore solitamente attestato attorno al 2-3%.

Occorre ricordare anche, che questi sono realizzati solitamente da aziende private, che generalmente lavorano anche per partiti politici e tendono quindi a “indirizzare” il risultato in un certo versante per così dire, amico. Come consueto, i vari siti giornalistici e canali d’informazione realizzano le proprie proiezioni e le proprie istantanee sul voto seguendo queste indicazioni. Tecnè effettua i sondaggi per Sky e Piepoli per Rai, costituendo i due principali sondaggisti che si occupano di calcolare e riflettere su possibili risultati elettorali. Al loro fianco, i principali giornali si affiliano ad opinionisti per seguire in diretta proiezioni e spoglio.

Le prime proiezioni circa la Camera dei Deputati, danno il centro-sinistra in vantaggio, con un rassicurante 34% che per Piepoli potrebbe arrivare anche a soglie del 38%. Staccato ma non di troppo il centro-destra, che viaggia tra il 28 ed il 32%. Ottimo il risultato previsto per il Movimento 5 Stelle, che secondo Piepoli sarebbe addirittura vicino al varco dei 20 punti percentuali, anche grazie alla caduta di Scelta Civica con Monti per l’Italia, le cui proiezioni lo vedono in lotta per arrivare al 10%. A rischio Antonio Ingroia, che è stabile intorno al 2-3% secondo Piepoli e vicino al 3,5% per Tecnè. Nulla da fare per Fare di Oscar Giannino, decisamente lontano dalla soglia del 4% e non raggiungendo neanche 2 punti percentuali.

Per quanto riguarda il Senato invece, decisamente più in bilico, la coalizione di centro-sinistra capitanata da Pierluigi Bersani, al 37%, con il Partito Democratico che sarebbe il primo partito, dato al 32% da Tecnè e tra il 32 e il 34% da Piepoli. Tiene botta il centro-destra, al 31%, con il Popolo della Libertà primo partito al 22% (con un margine fino al 23 per Piepoli), e un ottimo risultato che si riscontra per la Lega Nord, secondo partito della coalizione, che starebbe tra il 4 e il 5%. Grande sorpresa (ma neanche poi tanto) il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che oscilla intorno al 16% per Tecnè mentre per Piepoli è quasi al 20%. Delusione per il premier uscente, Mario Monti, che con la sua coalizione Scelta Civica sarebbe al 9% per Tecnè, ma per Piepoli addirittura rischia di prendere meno. Fuori dai giochi invece parrebbe la Rivoluzione Civile di Ingroia, che non arriverebbe alla soglia di sbarramento dell’8%, rimanendone molto lontana (intorno al 3%).

 

di Mauro Agatone

 

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