Quo vadis Inter?

StramaccioniNella venticinquesima giornata della Serie A l’Inter cade a Firenze e conferma tutti i limiti mostrati sin da inizio campionato: la domanda sorge spontanea, è giusto andare avanti con Stramaccioni? Il derby di domenica prossima potrebbe chiarire ogni dubbio, per chi ancora ne avesse qualcuno. Il Napoli, bloccato sullo 0-0 in casa dalla Samp, sciupa invece l’ennesima occasione di avvicinare la Juve. Il programma della giornata si chiude stasera con Siena-Lazio.

Senza senso. Con queste due parole si può riassumere quella che è stata, fino ad oggi, la stagione dell’Inter. Senza senso perché, rosa alla mano, l’Inter è una delle squadre più complete e ben assortite del campionato, sia per qualità che per quantità, ampiamente rinforzata durante il mercato di gennaio per puntare con forza al terzo posto, obiettivo minimo stagionale. E il fatto che i nerazzurri siano ancora in lizza per la qualificazione alla Champions è dovuto soprattutto al livellamento verso il basso del campionato italiano: sì perché una squadra che gioca come l’Inter attuale una decina di anni fa avrebbe lottato a metà classifica, non di più. Oramai è chiaro a tutti, o quasi, quale sia il problema dell’Inter: il suo allenatore, Stramaccioni. Il tecnico romano ha fornito 
prove su prove della sua inadeguatezza: non ha mai dato un gioco incisivo alla sua squadra, fatica a leggere le partite, spesso e volentieri piazza i suoi giocatori fuori ruolo compromettendone il rendimento.

E la debacle di ieri, con il 4-1 subito dalla Fiorentina, dovrebbe quantomeno far riflettere le alte sfere della dirigenza nerazzurra perché continuare con Stramaccioni vorrebbe dire rischiare di perdere anche quest’anno il treno che porta in Champions. Facile prevedere che una sconfitta nel derby della Madonnina, in programma domenica prossima, potrebbe essere letale per Stramaccioni. Se l’Inter non ride, figuriamoci il Napoli che, dopo aver ridicolizzato l’Italia calcistica con le tre sberle incassate in Europa League, al San Paolo non va oltre lo 0-0 contro la Samp, sciupando così l’ennesima occasione di accorciare sulla Juventus. E sinceramente è giusto così, perché siamo stanchi di vedere squadre italiane che rimediano figure barbine in Europa League, quasi fosse uno scomodo inconveniente, per poi lamentiarsi se all’Italia vengono tolti posti per le competizioni europee. Se dovete affrontare tedeschi, francesi, ceki e svizzeri  così, fateci il piacere di starvene direttamente a casa.

Continua nella sua fantastica stagione il Catania, che supera in casa il Bologna grazie ad una rete di Almiron, portandosi così al settimo posto in classifica: ecco una squadra che meriterebbe sicuramente di giocarsi l’Europa. Buona prova del Torino, che in casa contro l’Atalanta si impone 2-1. Vince anche il Genoa contro l’Udinese: per il Grifone è una gran bella boccata d’ossigeno. Continua invece a rimanere in apnea il Palermo, che a Verona non va oltre l’1-1 con il Chievo. Il Cagliari vince a Pescara e si allontana dalla zona calda della classifica.

 

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