II day. London Fashion Week

Giorno numero due. È sabato 16 febbraio e c’è ancora più sole di ieri. Incredibile? Incredibile. Tra eventi, presentazioni, sfilate e showroom il calendario è stracolmo e la mattinata è ricca di appuntamenti.

Il primo è alle ore 9, lei è Sheila McKain-Waid e il suo brand si chiama DAKS. Direttamente da New York è la più inglese di tutti, tra “sense of timeless e luxury”. La sua collezione? La racconta la designer stessa, “cercando tra le pagine di un libro riguardante i metodi di piegatura e i diversi modi di manipolare i tessuti non tradizionalmente. Sono sempre alla ricerca di proporzioni e costruzione”.

Dal Royal College of Art c’è Christopher Raeburn che si definisce “innovativo, funzionale e divertente”. Certo la sua collezione prêt-à-porter per il prossimo autunno-inverno non conferma le sue signatures, anzi. Sicuramente all’altezza della Fashion Week ma niente di eccezionale e soprattutto innovativo. Colori classici, tipicamente invernali, così come forme, tagli e tessuti. Sono le 14 ed è il momento di John Rocha, nato a Hong Kong ma ormai dublinese. Tanto volume e voglia di differenziarsi, essere ricordato per fare qualcosa o per essere qualcuno. John Rocha presenta delle spose-cadaveri sia in total-black sia color pastello. Lui può. La campagna di Wicklow, i colori del Sally Gap e di una tipica giornata invernale sulle spiagge di Tahiti, il fashion designer conquista il pubblico tra contenuto e tecnica.

Ha sfilato anche il solito Moschino Cheap and Chic che non tradisce il suo stile, nonostante qualche volta non sia una cattiva idea. Colori non colori associati a gradazioni sgargianti, stampe “classicamente Moschino” affiancate a fantasie animalier, tessuti a volte fluidi a volte più rigidi, quasi finti. È Moschino Cheap and Chic, fedele alla sua frenetica filosofia di stile. L’ultimo appuntamento della giornata è alle ore 20:45 con Thomas Tait che definisce il suo stile “puro, dalla struttura sobria focalizzata sulla curva della silhouette”. Misteriose e sicure di sé, le modelle sono delle guerriere futuristiche che sfilano attraverso un adolescenziale “disco trip”.

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