I day. London Fashion Week
Somerset House, Venerdì 15 febbraio. Si è tanto parlato di Londra come nuova capitale della moda. Quotidiani, telegiornali, web…. Perché?
Da una parte Milano che purtroppo risulta spontaneo collegarla mentalmente all’amena situazione italiana, dall’altra Parigi, considerata la più posh, fino ad arrivare a New York, evitando di parlare dello stile americano. Che si sia d’accordo o meno Londra è la nuova capitale della moda, almeno per gli inglesi. Fortunata e soleggiata – avete letto bene – la London Fashion Week parte col piede giusto, nonostante showroom e show space siano circondati dai soliti fanatici fashion victim alla continua ricerca dell’obbiettivo. Hanno tempo cinque giorni, da venerdì 15 a martedì 19 febbraio, per ottenere più scatti possibili e qualche posto nel misterioso mondo dei blog.
Prima a sfilare è Zoë Jordan – “È un grande onore aprire la London Fashion Week! Certo, la pressione non manca!” – cultore architetto del volume, espressione di bellezza femminile e spensieratezza infantile, la cui collezione autunno-inverno 2013 2014 è architetettonicamente europea, minimalista e monocromatica, affiancata dal lontano Rinascimento italiano. Ore 12 e l’attenzione si sposta su Fydor Golan, il duo creativo formato da Fyodor Podgorny e Golan Frydman, direttamente dalla Lettonia e dall’Israele. Non tradendo la purezza della forma e il binomio dettaglio-tessuto, Fydor Golan presenta una collezione inizialmente dai tagli decisamente forti, bianca e nera, per poi passare a un’eleganza ruggine dalle nuances bleu. In entrambi i momenti provocante e sensuale.
Jean Pierre Braganza, noto per la sua costruzione sartoriale in particolare nella giacca, costruisce capi dalla geometria sacra facendo sfilare delle donne-samurai determinate, eleganti, sofisticate. Una collezione ammaliante e coerente, tutto è al posto giusto nella sfilata presentata dal giovane canadese, dettagliato nelle forme e nei tagli, puro nei colori e ricercato nella costruzione. Avete mai sentito parlare della Central Saint Martins? È l’accademia di moda forse più nota d’Europa e come è giusto che sia si è guadagnata un posto nel calendario della Fashion Week. Un autunno inverno 2013 2014 black&white, sia per la donna sia per l’uomo, all’insegna di “textures tridimensionali in versione patchwork e incastri di volumi 3D”. Protagonista della sfilata è la corda, inizialmente usata “per ottenere impunture oversize” per poi trasformarsi in un dettaglio, un particolare altamente accademico.
È sera e la prima giornata della settimana della moda londinese sta per finire…