Gigante Tessa
La fortissima sciatrice transalpina sbaraglia le concorrenti nello slalom gigante iridato di ieri e porta in Francia il secondo oro femminile di questa manifestazione.
Aveva un appuntamento con la storia di questa disciplina la ancor giovane Tessa Worley. Nella precedente edizione di Schladming 2011 compromise la gara con un errore nella prima manche che la portò oltre la quindicesima posizione, poi nella seconda compì una sorta di miracolo sportivo con una manche pazzesca grazie alla quale recuperò tante posizioni da ritrovarsi sul podio, alle spalle della Brignone e della Maze. Quest’anno niente errori; nella prima manche la fuoriclasse francese è scesa col pettorale numero uno, ha fatto vedere a tutte come si interpretava la gara, ed ha staccato il miglior tempo. Poi, nella seconda manche, ancora una volta il miglior tempo con buona pace delle austriache e di una Tina Maze che a difendere il titolo conquistato a Garmisch ci si era presentata con la solita “cattiveria”. La slovena, alla sua terza medaglia in questi straordinari Campionati del Mondo, si deve accontentare dell’argento. Bronzo per Anna Fenninger che regala al pubblico di casa un’altra soddisfazione.
Bene le nostre acciaccate Moelgg e Curtoni che si piazzano undicesima e quattordicesima, mentre la Karbon finisce oltre le trenta nella prima manche per poi non disputare la seconda per problemi al ginocchio. Nadia Fanchini cade nella prima manche.
Ciò su cui si dovrebbe fare una riflessione è l’assenza di Federica Brignone, mal gestita al punto da farle saltare interamente una stagione così importante. Nessuno sa cosa sia successo, nessuno dello staff della nazionale ha mai sentito il bisogno di spiegare cosa è successo. Come tutti quelli che prendono uno stipendio con soldi pubblici, nessuno si è mai sentito in dovere di spiegare com’è possibile che la nostra atleta più forte, che nella gara di ieri avrebbe difeso l’argento di Garmisch 2011, sia stata sconfitta da una cisti. Noi una mezza idea ce l’abbiamo. Visto il basso livello della squadra azzurra con le veterane acciaccate e non competitive e le giovani che (davvero fortissime)
devono ancora esplodere su Federica è caduta la responsabilità di ottenere quei podi che in stagione solo lei poteva garantire. Scoperta la cisti a fine estate si è deciso di farla correre “stringendo i denti”. Il risultato è stato di non farle combinare niente di buono perchè il dolore ovviamente aumentava e poi di perderla definitivamente. Di cose così nello sport ne abbiamo viste tante, questa ce la potevamo risparmiare!