Il Papa si dimette in diretta tv: ci attende una nuova Apocalisse?

“Un fulmine a ciel sereno”- così è stata definita la decisione choc di Papa Benedetto XVI, che si appresta a lasciare il soglio di Pietro. Dimissioni in diretta tv ieri: durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, il Santo Padre ha annunciato al mondo che dalle ore 20 del 28 febbraio avrà inizio lo stato di sede vacante. Una notizia epocale che ha immediatamente oscurato sia il voto politico che l’imminente Festival di Sanremo.

L’addio del Papa ha rivoluzionato tutti i palinsesti televisivi: la notizia bomba ha fatto il giro del pianeta trascinandosi dietro infinite polemiche e dubbi. Con grande umiltà il Santo padre ha spiegato utilizzando la lingua latina che “per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali…”

Tutti i canali all news hanno trasmesso approfondimenti minuto per minuto, Sky TG24 ha dedicato l’intera edizione pomeridiana alle dimissioni del Pontefice, su Rai1 Bruno Vespa arriva in prima serata con uno Speciale di Porta a Porta, Mentana su La7 con un approfondimento che si è protratto fino al notiziario della sera. La decisione di Benedetto XVI ha cambiato il corso della storia e della chiesa, ma a quanto pare c’è chi non ne risulta particolarmente sorpreso: c’è chi ironizza e chi si lascia suggestionare da antiche profezie, ma anche chi giura di averlo capito da tempo. “Sì, lo temevo. Le dimissioni del Papa me le aspettavo, lo scrissi su “Libero” il 25 settembre del 2011, e le mie fonti erano credibili.” Così ha commentato Antonio Socci, scrittore e giornalista “veggente” che aveva già ipotizzato le dimissioni di Benedetto XVI. Socci scrisse nel suo articolo: “Per ora è una voce (un’ipotesi personale di Joseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma poiché circola nelle più importanti stanze del Vaticano merita molta attenzione. In breve: il Papa non scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare dei suoi 85 anni, ovvero nell’aprile del prossimo anno”. Poco credibile ci pare la motivazione unica di stanchezza ottuagenaria: momenti cupi infatti l’hanno visto coinvolto dopo l’esplosione di Vatileaks, concluso poi con la grazia concessa a Paolo Gabriele.

Poco dopo l’annuncio, comunque, ha cominciato a vorticare nell’aria il nome di Malachia e la sua profezia. Per chi fosse rimasto deluso dal flop Maya sulla fine del mondo ecco una nuova promessa d’apocalisse: a quanto pare Benedetto XVI sarebbe il penultimo Papa. Dopo di lui, secondo la profezia, la fine della Chiesa e la distruzione di Roma. La profezia di Malachia è una lista di 112 frasi brevi in latino che descrivono tutti i papi a partire da Celestino II (1143), attribuita a San Malachia di Armagh. Ma per ora, tra miti e profezie, previsioni e misteri, l’unica certezza arriva dal portavoce della sala stampa vaticana, padre Lombardi: “Per la Pasqua dovremmo avere il nuovo Papa, questa è la previsione che possiamo fare”. 

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