Eva Longoria, la casalinga disperata arriva alla Casa Bianca

La casalinga più caliente di Hollywood approda alla Casa Bianca. Eva Longoria, stella della serie tv Desperate Housewives, abbandonati intrighi, pentole e manicure diventa consulente di Obama e fiera delle sue origini messicane si fa portavoce dei diritti dei Latinos.

Chi credeva che certe cose potessero accadere soltanto nei film ha dovuto ricredersi davanti alla peperina Longoria, che tempo prima aveva osato sfidare il Presidente: “Deve saper dimostrare l’attaccamento a noi latini. In fondo è cresciuto in un ambiente simile. Deve essere capace di parlare a noi come se parlasse alla sua famiglia”. Per cui quando, due mesi più tardi, Obama propose il suo mini Dream-act – decreto che ha permesso la regolarizzazione di oltre un milione di clandestini – fu chiara l’influenza che aveva avuto la casalinga (ormai non più così) disperata.

Di certo Eva Longoria non è una che lesina opinioni. Celebre fu la sua battuta contro il candidato Mitt Romney che non voleva alzare le tasse ai ricchi: “L’Eva Longoria che incartava hamburger da Wendy aveva bisogno di pagare meno: non l‘Eva Longoria che lavora nel cinema”. D’altronde lei stessa, sul suo profilo twitter che conta più di 5 milioni di followers, si definisce “attrice, attivista e filantropa”. “Sto tentando di fare la mia parte come cittadina, come ispanica, come donna e come americana.” , ha ha dichiarato al This Week, “penso che tutti debbano avere un impegno civico per influire sulla politica […] l’immigrazione non è solo un tema economico, ma anche umanitario”. Il suo incarico più recente come membro dello staff di Obama è stato quello di co-presiedere il comitato d’organizzazione della memorabile cerimonia di inaugurazione. Il suo “Latino Inaugural” al Kennedy Center con Josè Feliciano è stato un vero successo, il primo trionfo della Longoria Politically Correct.

Intanto, lìex casalinga, conscia delle sue lacune, si è iscritta ad un corso di scienze politiche alla Cal State-Northridge University, specializzazione chicanos, studi riguardo i cittadini messicani. Eva ha spiegato in un’intervista al Wall Street Journal che non vorrebbe mai passare “per una di quelle celebrities che non sanno di cosa sta parlando”. Visto l’impegno, a quanto pare il suo ruolo non si limiterà soltanto all’organizzazione di eventi: la nuova icona del potere latino, si vocifera, potrebbe presto diventare l’onorevole Longoria. Ma può una carriera nel mondo dello spettacolo andare di pari passo con l’attivismo politico? In Italia il dilemma è all’ordine del giorno e ben lungi dall’essere risolto: chissà se non avremo da imparare anche su questo.

                             

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