Murray ha incastrato Roger
Una partita che non ha deluso le aspettative per qaunto riguarda l’intensità. Roger è stato “incastrato” da Murrey. La trappola è stata quella di stancarlo, farlo correre da una parte all’altra affinchè cedesse nel rovescio, il colpo dove è più vulnerabile. Federer saluta l’ennesimo possibile record alla fine di un torneo comunque disputato alla grande e lo scozzese, che batte per la prima volta lo svizzero in una finale di Slam, approda alla finale degli Australian Open.
I due cominciano subito a ritmo elevato, nessuna fase di studio ormai si conoscono alla perfezione ed è subito gara vera. Più concentrato, più quadrato e meno falloso Murrey si prende un break nei primi game. Per lo svizzero la partita è già salita. In un match che si è deciso su pochi punti e fatto di grandi altelene emotive, i due protagonisti hanno dato vita ad uno spettacolo di alta qualità in cui hanno messo in campo il meglio del loro repertorio.
Il primo set va allo scozzese che mantiene il vantaggio ottenuto con il primo break e si chiude 6-4. Il servizio ha assistito Murray per quasi tutto il match, ma nei primi due set con percentuali altissime. Impeccabile fin quì.
Il secondo set in equilibrio si decide al tie break: da 4 a 1 per Federer a 4 pari. Poi scatto di reni dello svizzero che con una bella voleè chiude e riporta la partita in parità.
Al terzo set però la storia cambia ancora, è tutta un’altra musica: Murray assedia Roger e si prende con violenza e colpi pressanti il break al terzo game. Il set termina con punteggio 6 – 3 in favore del tennista britannico.
Poi un incredibile passaggio a vuoto dello scozzese ricambia l’inerzia della gara per l’ennesima volta: sul 2 a 1 del quarto set va sotto 0-40 e Federer è bravo ad approfittarne per strappare la battuta all’avversario. Comincia a fare la sua parte anche l’ansia. Sul 2 a 4 Molina per una decisione confusa va sotto processo. Murray è arrabiatissimo, ma Federer per ‘occhio di falco’ ha – stranamente – ragione e la palla è dentro. Sempre più nervoso lo scozzese, reagisce come non ci si aspetta: acquista in forza e raddrizza la situazione. Alla Rod Laver arena gli ultimi punti di fine set sono giocati con frustrazione da Roger che subisce il ritorno di Andy. E’ solo tirando fuori dal cilindro della sua genialità la classe arriva l’ennesimo controbreak e l’ennesimo ribaltamento di fronet. E’ dinuovo tie break. Pubblico in delirio per il dritto assassino di Federer che con l’ultimo scambio a rete Murrey allunga malvolentieri la partita.
Di nuovo un altro film. Il 5 scivola via veloce, in un attimo lo scozzese vola 3 a 0 e batte un Federer stanco che si prende solo 2 game nell’ultimo set.
La finale con Djokovic sarà una prova difficilissima per lo scozzese che ha speso molto nella battaglia di oggi. “Ho visto la semifinale l’altra sera e Nole sta giocando il suo miglior tennis sarà dura” ha detto a caldo Murrey a cui è stato anche chiesto un commento sull’effetto Lendl : “ad ogni match bisogna essere pronti per lottare e soffrire fisicamente e metalmente, è questo che con Lendl prepariamo sempre con attenzione”. Infatti bisogna essere pronti perchè tutto lascia pensare che quella di domenica sarà un’altra intensa battaglia.