Life is so contemporary dal 17 gennaio al 16 giugno 2013

Il Palladium Università Roma Tre–Romaeuropa compie dieci anni: oltre 40 appuntamenti, dal 17 gennaio al 16 giugno 2013, per restituire la vitalità e la continua evoluzione della scena contemporanea, attraverso istantanee dei più diversi paesaggi performativi. Curata dal direttore della Fondazione Romaeuropa Fabrizio Grifasi, la stagione n.10 si aprirà con le Palladium Lectures di Alessandro Baricco, per proseguire con le produzioni di Peter Brook, Babilonia Teatri, Valdoca, Ascanio Celestini, Armando Punzo, Chiara Guidi e Ermanna Montanari, Ambra Senatore, Enzo Cosimi e tanti altri (tutto il programma è online sul sito http://romaeuropa.net).

Il Teatro dell’Ateneo di Roma Tre è da sempre aperto alle più diverse forme espressive mantenendo lo sguardo rivolto al futuro, e anche quest’anno si propone come importante crocevia della Capitale tra quelle affermate personalità e quei giovani artisti che stanno segnando l’attuale scena teatrale. «La contemporaneità –sottolinea Grifasi- si nutre dell’intreccio tra la dimensione più intima delle persone e la storia collettiva dell’umanità. Sembra comprimere il passato e il futuro, l’inizio e la fine, in un’incertezza che è insieme ragione e conseguenza di speranze e paure».
Alessandro Baricco apre la stagione, un ritorno significativo per festeggiare il decimo anniversario poiché fu proprio lo scrittore torinese a inaugurare la prima stagione nel 2004, insieme a Monique Veaute, Fabrizio Grifasi e a tanti altri artisti, quando Guido Fabiani in qualità di Rettore di Roma Tre decise di far acquisire il Palladium all’Università, trasformandolo nel laboratorio creativo dell’Ateneo.
Acuto osservatore dei fenomeni culturali e delle loro evoluzioni, l’autore de I Barbari apre il programma con le Palladium Lectures: quattro serate –prodotte da Scuola Holden- dedicate a tematiche quali il Gusto, la Giustizia, il Tempo, la Scrittura, sviscerate attraverso personaggi come l’enigmatica top-model Kate Moss, il controverso storico greco Tucidide, Luigi XVI Re di Francia, ultimo sovrano dell’Ancien Régime, e Marcel Proust, emblema stesso della scrittura. Trasmesse in live streaming, il pubblico a casa potrà seguire le quattro serate su repubblica.it.
Un ritratto della quotidianità ironico e disincantato emerge dalle due proposte della compagnia Babilonia Teatri: se nel precedente The end (stagione Palladium 2011) affrontavano il tema della morte come momento dell’esistenza, in The rerum natura Enrico Castellani e Valeria Raimondi intraprendono una nuova indagine sulle età della vita, prendendo a prestito e storpiando leggermente il titolo del celeberrimo poema di Lucrezio dedicato all’epicureismo; parla invece della vita che si risveglia dal coma Pinocchio, portandone in scena i segni, le debolezze, la forza, le durezze e i suoi protagonisti (realizzato in collaborazione con la compagnia Gli amici di Luca), con il loro dolore ma anche la loro inaspettata e liberatoria comicità.
Il mistero del silenzio e del pianto è l’elemento fondante di Ora non hai più paura, seconda parte della Trilogia della gioia di Teatro Valdoca. Poche e rare, le parole della poetessa Mariangela Gualtieri scandiscono la scena diretta da Cesare Ronconi come filigrane dei corpi, piccole nenie e canzoni infantili celebrano il tessuto di relazioni umane dipinto dai tre performer in reazione agli spazi sonori, acustici ed elettronici, elaborati dal vivo dai musicisti.
Testo, voce e corpo, immagine crude ed evanescenti si confrontano in Poco lontano da qui di Chiara Guidi/Socìetas Raffaello Sanzio ed Ermanna Montanari/Teatro delle Albe, due personalità originalissime della scena contemporanea. Partendo dalle suggestioni dei Quaderni russi di Igort, passando per lo scrittore Anton Čechov e il regista Vsevolod Mejerchol’d, Guidi e Montanari rintracciano nelle lettere dal carcere di Rosa Luxemburg le parole per evocare i principi opposti di ferocia e compassione.
Attorno alla musica si dipana anche The Suit, ultima produzione di Peter Brook presentata al Palladium in corealizzazione con il Teatro di Roma, poi in tournée al teatro Il Funaro di Pistoia. Ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore sudafricano Can Themba, morto in povertà durante l’apartheid, mentre i suoi scritti erano banditi, The Suit prende le mosse dalla scoperta di un tradimento per raccontare le emozioni più intime dell’essere umano.
Sul labile confine tra finzione e realtà, Antonio Tagliarini e Daria Deflorian individuano una memoria individuale, quella di Janina Turek, come simbolo della memoria collettiva. Se in Reality i due artisti impegnano il pubblico in un dialogo immaginario con la Turek, che aveva annotato sui suoi quaderni cinquanta anni di azioni quotidiane, l’installazione Rzeczy/cose (all’Opificio telecom Italia) fotografa un mondo fatto di oggetti che custodiscono testimonianze e tracce di memoria.
Ironici e provocatori, i Discorsi di Ascanio Celestini si caricano del sentimento di lacerazione tra politici e cittadini per mettere in scena una classe di aspiranti “tiranni democratici” pronta ad affascinare il popolo per strappare consenso e legittimazione.

LA DANZA
Tra le proposte di danza, il ritorno sui palcoscenici romani della coreografia Calore di Enzo Cosimi, spettacolo del 1982 considerato un cult della danza contemporanea. Rimesso in scena nell’ambito del Progetto RICC.I curato da Marinella Guatterini, Calore è un viaggio visionario attraverso cui distruggere le convenzioni dell’essere adulti per celebrare, con il sudore e l’affaticamento fisico, quella condizione di impulsività propria della giovinezza.
Dello “stare e dell’agire quotidiano” parla la danza di Ambra Senatore che nel suo John costruisce una sorta di tessitura di rimandi, ripetizioni e sottili variazioni per una coreografia dal senso aperto ma unitario.
Momenti di approfondimento sul panorama coreografico italiano saranno proposti con il convegno Italia Danza a cura dell’Associazione Italiana Ricerche Sulla Danza–Airdanza, e gli appuntamenti all’Opificio Telecom Italia di Waiting for DNA (Danza Nazionale Autoriale), ciclo di incontri e performance, e DNA Kids, progetto dedicato a bambini e adolescenti.

LE COLLABORAZIONI
Nell’ambito della vetrina Puglia in scena, realizzata con Piccolo Eliseo Patroni Griffi e Teatro Pubblico Pugliese, il Palladium presenta quattro delle sei proposte in programma: Dura Madre della compagnia Fibre Parallele, favola di un futuro senza futuro permeata di un dolore atavico eppure salvifico; Braci di Roberto Corradino, dove il regista prende a modello la tragedia greca, ma capovolgendola, per parlare dell’umano e del senso generale della vita; Acido Fenico dei leccesi Teatro Koreja e dei salentini Sud Sound System, storia del malavitoso Domenico Carunchio; Re-Play di Antonio Carallo frammenti di opere di Pina Bausch e Jérôme Bel, remixate e riutilizzate come in un “ready made”.
Promossa da Provincia di Roma e ATCL, l’iniziativa Provincia in scena presenta al Palladium le due sezioni Nuove drammaturgie in scena -curata da Rodolfo di Giammarco- con tre lavori diretti da Fabrizio Arcuri, Veronica Cruciani, Massimiliano Civica, e Territori d’autore -a cura di Debora Pietrobono- con la nuova produzione di Armando Punzo Mercuzio non deve morire, realizzata con la Compagnia della Fortezza di Volterra e rielaborata per il Palladium grazie alla partecipazione degli abitanti del quartiere Garbatella.
Il Teatro Furio Camillo propone il secondo episodio di Black Reality di Gianluca Riggi e Valerio Gatto Bonanni, racconto cinico dell’esperienza degli immigrati in arrivo in Italia incentrato sull’attesa, emblema della precarietà del nostro quotidiano.
In collaborazione con Teatro dell’Orologio, che ospita lo spettacolo, Aldo Morto di Daniele Timpano va in scena per 54 sere, il numero di giorni in cui fu prigioniero Aldo Moro.
Il Palladium si apre per il secondo anno all’orizzonte letterario nel ciclo di incontri Un anno stregato, ideato e curato dalla Fondazione Bellonci per raccontare l’avventura di scrivere. Quattro gli appuntamenti in calendario per tracciare l’autobiografia di un mestiere sospeso tra metodo e vocazione, con gli scrittori Erri de Luca, Marco Malvaldi, Fulvio Ervas e Daria Bignardi.

LE RASSEGNE
Teatri di Vetro, ideata da triangolo scaleno teatro e diretta da Roberta Nicolai, torna per la settima edizione: consolidatasi come luogo di ricezione delle realtà più interessanti della scena nazionale indipendente, la rassegna programma, attraverso la costante relazione con gli artisti e un avviso pubblico, differenti elaborazioni linguistiche del teatro, della danza, della performing art.
Gli appuntamenti musicali saranno curati come di consueto dall’Orchestra di Roma Tre e dalla Scuola Popolare di Musica di Testaccio, mentre torna l’animazione con il festival di cortometraggi Cortoons, ideato e diretto da Allessandro D’Urso, il cinema e la videoarte con il Roma3FilmFestival, l’arte con il ciclo espositivo curato dal collettivo Nu Factory per il foyer del teatro, e ancora teatro con gli appuntamenti organizzati dal Municipio XI del Comune di Roma,

Completa il programma il ciclo di incontri Appena Fatto! curato da Fondazione Romaeuropa con Rai Radio Tre: al termine delle “prime” di ogni spettacolo, interviste agli artisti di Rossella Panarese, Marinella Guatterini, Emanuele Trevi, Attilio Scarpellini, Giorgio Zanchini, Lorenzo Pavolini, Tommaso Pincio, Andrea Nanni, Antonio Audino.

Fondazione Romaeuropa
Info al pubblico e biglietteria
tel. 06.45553050 – promozione@romaeuropa.net – biglietteria online www.romaeuropa.net

Botteghino Palladium Università Roma Tre
aperto da martedì a domenica, dalle ore 16 alle ore 20 – tel. 06.57332768

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