Il parroco anticonformista: ‘Le donne e il femminicidio. Quante volte provocano?’

DonCorsi1--U11012791896839c-144x194--499x285Il protagonista: Don Piero Corsi. Il fatto: un manifesto controtendente che ‘spiega’ le cause principali del femminicidio. «La violenza sulle donne? Il femminicidio? E’ il risultato di continue provocazioni delle donne che vanno dal servire cibo freddo a tavola fino all’abbandono dei figli, passando per gli abiti succinti indossati ‘anche da donne mature’».

Se voleva scatenare l’inferno don Piero Corsi, parroco di San Terenzo di Lericina, sicuramente ha raggiunto il suo scopo con questa rilettura sui generis della lettera pastorale ‘Mulieres dignitatem‘ sulla bacheca della sua parrocchia. “Le donne e il femminicidio. Facciano sana autocritica, quante volte provocano?”, è il titolo inequivocabile del fogliettone appeso nella bacheca della chiesa e improvvisamente rimosso su ‘ordine’ del vescovo de La Spezia Monsignore Ernesto Palletti che lo ha convocato per un chiarimento. Le parole incriminate sarebbero tratte, secondo alcuni, da un articolo del sito ultraintegralista Pontifex.it: “Una stampa fanatica e deviata attribuisce all’uomo, che non accetterebbe la separazione, la spinta alla violenza. Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti? Non lo crediamo. Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell’arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni. Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici. Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (forma di violenza da condannare e punire con fermezza) spesso le responsabilità sono condivise”.

E in un passo sembra essere tornati indietro di anni, sembra che le donne meritino la morte e che l’uguaglianza dei sessi sia solo un miraggio lontano, tanto che il sito internet da cui sembra che il parroco abbia preso spunto, si è subito affannato a sostenere le idee rivoluzionarie. Anche se il resto della società civile sembra trovarsi fortunatamente in disaccordo…

Il volantino, subito ritirato, ha provocato un’orda di rivolta che tocca non solo le donne ma anche la chiesa stessa, a partire dall’ira del vescovo Palletti, che molto turbato ha dichiarato: <<Nel volantino si leggono motivazioni inaccettabili che vanno contro il comune sentire della Chiesa>>, fino ad arrivare ai ‘politicanti’ che si sono schierati all’unanimità contro le folli parole. L’ex ministro del Pdl Mara Carfagna ha dichiarato: <<Idee folli, un danno per la Chiesa>>, seguita dalla parlamentare del Pd Roberta Pinotti, che chiede <<una presa di distanza o un provvedimento>>. Intanto si attendono provvedimenti dall’alto, da molto in alto…

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