Satiriasi Stand Up Comedy, al bando il perbenismo

satiriasi26novembreLunedì. Che c’è di più banale del lunedì? Tanto la vita è un mozzico. Ma ne siamo proprio sicuri? Oggi ci sei, domani pure, dopodomani anche. Così, fino a quando arriva la solita americanata: l’epilogo strappalacrime. Muore lei, muore lui, moriamo un po’ tutti. E che vita, poi! In tempi di crisi, recessione, primarie e ballottaggi, poco cambia.

Noi, gente comune con la necessaria tendenza a farsi i conti in tasca, siamo comunque dei poveracci. Puoi permetterti di spendere 5.000 euro al mese? No? Allora c’è poco da fare, sei povero, ma tranquillo che non sei solo. Tanto povero che nemmeno più le droghe leggere puoi permetterti. Marijuana? Al massimo qualcosa che le somigli vagamente. E attenti a passare al fai da te; in certi casi c’è chi potrebbe temere la concorrenza e minacciarti a suon di sbarre.

Lunedì. Se ti lasci sedurre dall’idea di abbandonare la poltrona del salotto in favore di uno sgabello della Locanda Atlantide, stai sicuro che non sarà il solito inizio di settimana.
C’è Satiriasi Stand Up Comedy. Non si tratta della comicità alla quale ci hanno abituati: via ogni censura, via moralismi e perbenismo. E’ flusso di coscienza, monologhi provocatori e irriverenti; la quotidianità raccontata, senza metafore o allusioni, da comici che salgono sul palco solo con le proprie idee e un microfono in mano.
Filippo Giardina, ideatore del progetto, Saverio Raimondo, Mauro Fratini, Daniele Fabbri, Pietro Sparacino, Francesco De Carlo e Giorgio Montanini. Questi gli attori che si sono brillantemente esibiti durante la serata, ognuno con un monologo originale ed inedito. Primaria fonte d’ispirazione non può che essere il grottesco mondo che abitiamo, la quotidianità e le sue contraddizioni.

Si ride, sì. Poi si torna a casa, di buon umore, dopo una bella serata di teatro. E ad un certo punto, quando stai per addormentarti, ci ripensi. Un teatro particolare, quello satirico: ti racconta le cose peggiori della società, divertendoti.
E ridi, che è gratis. Per ora.

 

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