Derby di Roma: trionfo Lazio tra lacrime e pioggia
Meravigliosa creatura. E’ sulle note della canzone di Gianna Nannini che l’Olimpico si stringe, senza distinzione di colori, nel ricordo di Gabriele Sandri, scomparso cinque anni fa per mano di un uomo in divisa pagato dallo Stato per difendere e proteggere noi tutti. E le lacrime dei tifosi si mischiano così alla pioggia,
che cade torrenziale su Roma. Poi è derby vero: gol, espulsioni, errori incredibili e grandi giocate. Alla fine a spuntarla meritatamente è la Lazio, che impiega quindici minuti a prendere le contromisure alla “solita” Roma, che parte bene dai blocchi, va in vantaggio e torna poi con la testa negli spogliatoi per rientrare in campo all’85° nel disperato tentativo di rimettere in piedi una partita ormai compromessa. Il derby termina 3-2 per i biancocelesti, e a fine partita ecco le altre lacrime. Sono quelle di Zeman, che si presenta in sala stampa in versione “coccodrillo”, cercando le cause della sconfitta nella pioggia, nella sfortuna e nell’arbitro, quando invece avrebbe dovuto ammettere l’inferiorità tattica e mentale della sua squadra, incapace di giocare a calcio per più di venti minuti.
Per non parlare poi delle scelte del tecnico boemo che, per sopperire all’ingenua espulsione di De Rossi, decide di lasciare negli spogliatoi Lamela, migliore in campo per i giallorossi nel primo tempo, gol compreso, piuttosto che un Totti mai in partita e mai capace di tirar fuori una giocata dal cilindro. E se Zeman piange, Petkovic se la ride di gusto nel festeggiare la vittoria nel suo primo derby sulla panchina della Lazio: da signor nessuno a idolo incontrastato del tifosi biancocelesti, niente male per un debuttante. Incredibile debacle per le milanesi: l’Inter viene sconfitta a Bergamo 3-2 dall’Atalanta, e vede nuovamente la Juventus andare in fuga a +4; il Milan è invece umiliato in casa dalla Fiorentina, che si impone per 3-1. Due sconfitte che hanno comunque un sapore molto diverso. Per l’Inter, dopo dieci vittorie consecutive, è niente più che un’occasione sprecata per mantenere il contatto con la capolista, per il Milan è l’ennesima sberla in una stagione che rischia seriamente di essere compromessa, e per Allegri potrebbe essere il capolinea della sua avventura sulla panchina del Diavolo.
Il Napoli approfitta dello stop dell’Inter per riportarsi a -1 dal secondo posto occupato dai nerazzurri: i partenopei a Genoa contro il Grifone vanno sotto due volte, rimontano e dilagano nel finale, chiudendo la partita sul 4-2. Dell’Udinese delle scorse stagioni c’è ormai solo il ricordo: i friulani a Verona contro il Chievo faticano e non poco, riuscendo a strappare un pareggio solamente nei minuti finali. Continua la vorticosa caduta della Sampdoria verso le retrovie della classifica: a Palermo finisce 2-0 per i rosanero, e ora Ferrara trema. Importante vittoria del Torino per 1-0 contro il Bologna. Finisce a reti inviolate tra Parma e Siena.