La musica racconta le persone con le parole de Il Muro del Canto
Trastevere in festa: la musica ha invaso piazza Mastai domenica 4 Novembre con il concerto de “I Mostri” e “Il Muro del Canto”, gruppo folk rock che attraverso l’inconfondibile dialetto romano racconta storie di eterni conflitti, questioni d’amore e di coltello, gelosie e vendette.
Il muro del canto è una voce senza tempo, una voce di popolo, è l’inno alla terra, è il disincanto e la serenata. E’ un canto accorato di lavoro, è la ninna nanna antica. Il Muro del Canto è un progetto musicale che commuove, risveglia e infuoca gli animi, che fa piangere, sorridere e danzare”. Il pubblico ha sfidato la pioggia, ha ignorato la partita Roma-Palermo e si è presentato nell’antica piazza romana, protagonista dell’evento “Così Vive Trastevere“, grande festa popolare del rione XIII; tre giorni di festa, artisti di strada, concerti, spettacoli per rivalutare e rilanciare Trastevere e Piazza Mastai, che versa da tempo in condizioni di degrado e abbandono: obiettivo di questa festa è proprio di ridarle luce e vita offrendo agli abitanti di questo storico rione e a tutti i cittadini programmi di grande qualità culturale e artistica, stimolando l’integrazione e rafforzando il tessuto sociale. Puntuali come un orologio alle 20 “I Mostri” salgono sul palco e aprono il concerto. Il loro è un rock adrenalinico, accompagnato da sonorità punk e testi “da strada”, che offre uno spaccato sulla vita quotidiana dei nostri anni; capaci di coinvolgere rapidamente il pubblico, che con maschere e ombrelli (chiusi) si è scatenato a ritmo di “rocchenroll” fino a rimanere con il fiato sospeso quando Pietro, cantante della band, ha sfilato dal braccio la sua chitarra, l’ha impugnata, e, sollevandola, ci ha guardati, imitando un gesto storico del rock. Per fortuna ha risparmiato il prezioso strumento, lasciando il palco seguito da un grande applauso e dall’arrivo de “Il Muro Del Canto“.
Sono sei, vestiti di nero, hanno strumenti che vanno dalla chitarra elettrica alla fisarmonica, unite a percussioni e basso: la voce cupa di Daniele Coccia intona le prime note ed è subito spettacolo; danze e cori accompagnano le tracce proposte dal gruppo, canti popolari riproposti in chiave moderna, con temi che spaziano dall’amore tormentato all’odio profondo, dalla vendetta più cupa al quotidiano delle classi più povere, passando per argomenti più smaccatamente politici come la corruzione della chiesa o il brano proposto durante il concerto sul carcere femminile in via delle Mantellate. Sono state presentate tracce come “Luce Mia”, il primo singolo della band uscito nel 2010, di grande impatto e commozione; seguono “Ridi Pagliaccio”, “Serpe’n seno”, “So Morto Pe Sbajo” con l’affascinante accompagnamento della voce narrante di Alessandro Pieravanti e i nuovi lavori prodotti dal gruppo. “Il Muro Del Canto” chiude il concerto con “Arrivederci Roma” e un bis richiesto a gran voce: il nuovo brano soprannominato dal pubblico stesso “La Roma dei Poracci”. Nella chiacchierata con i componenti della band dopo il concerto, abbiamo parlato dei progetti che “Il Muro Del Canto” ha in programma per il futuro: le nuove tracce presentate durante la serata faranno parte dell’album che uscirà dopo l’estate 2013, mentre è in lavorazione il terzo dei cinque video della saga di cui fanno già parte “La Spina” e “Cristo de Legno”; i video sono incentrati sulle storie che fanno da protagoniste nelle canzoni de “Il Muro del Canto“in cui personaggi,luoghi e racconti si intrecciano in una grande giostra cine-musicale. La realizzazione è affidata alla regia di Carlo Roberti per Solobuio visual factory. Una band da non perdere, soprattutto dal vivo, per le emozioni e le atmosfere che regala. Consigliatissimi.